lunedì 15 ottobre 2018

Belgio 2018 - “50° anniversario lancio satellite ESRO-2B”



ESRO-2B (anche noto come IRIS, cioè International Radiation Investigation Satellite) è stato il primo satellite artificiale dell'Unione europea (all'epoca "Comunità europea"). Deve il proprio nome all'European Space Research Organisation, sinteticamente "ESRO" (che, come la CEE ha preceduto l'UE, ha preceduto la oggi ben nota ESA). Si trattava, come quasi tutti i primi satelliti messi in orbita dalle Nazioni cronologicamente precedenti, di un satellite scientifico: ha per lo più condotto ricerche sui raggi x e sulle particelle energetiche solari, parallelamente allo statunitense Orbiting Solar Observatory. Si chiama -2B dal momento che il lancio di ESRO-2A è stato fallimentare. È stato lanciato nel 1968, cioè sei anni dopo il britannico Ariel 1, quattro dopo l'italiano San Marco 1 (che, come Ariel, aveva potuto contare dell'ausilio della NASA), tre dopo il francese Astérix (lanciato autonomamente dalla Francia, senza l'ausilio degli States) e uno dopo il San Marco 2 (questo lanciato autonomamente dall'Italia, cioè senza l'ausilio della NASA). Dunque, dei dieci fondatori dell'ESRO, tre avevano già acquisito le competenze e le strutture necessarie. (tratto da Wikipedia) 


Nome della Moneta
“50° anniversario lancio satellite ESRO-2B”
Descrizione Moneta
Il disegno raffigura a sinistra il satellite in orbita attorno alla Terra, che è mostrata a destra. In alto la scritta "ESRO-2B" e gli anni "1968" e "2018". Sotto il satellite la scritta "IRIS" (International Radiation Investigation Satellite). In basso il segno “BE", che identifica il Belgio, con a sinistra lo stemma del comune di Herzele, segno del direttore di zecca del Belgio Ingrid van Herzele, e a destra il caduceo, simbolo della Zecca di Utrecht; sotto la terra le iniziali dell'autore Luc Luycx "LL". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in una Coincard FDC e in un Cofanetto FS. 
Data di emissione
Emessa il 20 settembre 2018 per commemorare il 50° anniversario del lancio del satellite ESRO-2B.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Utrecht
Tiratura
257.500
  
Link di collegamento con la NASA



sabato 13 ottobre 2018

San Marino 2018 - “420° Anniversario nascita Bernini”


Giovan Lorenzo Bernini, meglio conosciuto come Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 dicembre 1598 – Roma, 28 novembre 1680), è stato uno scultore, urbanista, architetto, pittore, scenografo e commediografo italiano. Artista poliedrico e multiforme, Bernini è considerato il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. La sua opera conobbe un clamoroso successo e dominò la scena europea per più di un secolo dopo la morte; analogamente, l'influenza di Bernini sui contemporanei e sui posteri fu di enorme portata. Durante gli anni trascorsi servendo Urbano VIII, Bernini conobbe Costanza Bonarelli, figlia di uno stalliere: la simpatia si trasformò ben presto in intimità, e i due furono divorati da un amore travolgente che durò circa due anni. Costanza, tuttavia, era una donna sì bellissima, ma torbida e infedele. Correvano infatti delle voci che volevano la Bonarelli frequentare Luigi Bernini, fratello di Gian Lorenzo.

Una mattina, quand'era ancora notte, Bernini decise di recarsi nella zona di San Pietro, dove era domiciliata Costanza: ma se sperava di poter finalmente smentire i pettegolezzi, così non fu, tanto che al sorgere del sole vide l'amante traditrice sull'uscio della propria dimora, mentre accompagnava Luigi fuori. Travolto dalla gelosia, Gian Lorenzo bastonò il parente con un'asse di ferro, sino a rompergli due costole (ma l'avrebbe ucciso se non fosse stato per l'intervento di alcuni passanti). Per vendicarsi su Costanza, invece, Bernini ordinò a un servo di sfregiarla con un rasoio, ma questo non gli ubbidì e fu pertanto licenziato. Dopo lo scandalo, Bernini sarebbe stato costretto a pagare un'ammenda; grazie all'intervento della madre, tuttavia, riuscì a sfuggire alla pena pecuniaria, nell'ottica (condivisa da Urbano VIII) che i pittori e i poeti potevano permettersi ogni libertà. Nell'immagine, il busto di Costanza Bonarelli, eseguito dal Bernini tra il 1636 e il 1638. (Tratto da Wikipedia)

Gian Lorenzo Bernini, Ratto di Proserpina
109 x 255 cm (marmo), Roma, Galleria Borghese

Nome della Moneta
“420° Anniversario nascita Bernini”
Descrizione Moneta
Al centro è raffigurata l'opera del Bernini il Busto di Costanza Bonarelli, che si trova nel Museo Nazionale del Bargello a Firenze; a sinistra ad arco la scritta “SAN MARINO” e le date "1598" "2018"; a destra ad arco la scritta "BERNINI" e il segno di zecca “R”, identificativo della Zecca Italiana; in basso le iniziali dell'autrice Annalisa Masini "A.M.". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa nella Divisionale FS e in un Folder FDC.
Data di emissione
Emessa il 20 settembre 2018 per commemorare il 420° anniversario della nascita di Gian Lorenzo Bernini.
Contorno
Sei stelle a 5 punte e sei 2 in incuso su sfondo rigato. I 2 sono orientati alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Roma
Tiratura
63.100