sabato 26 gennaio 2019

Repubblica Italiana - 500 lire "Italia ornata di spighe"


Biglietto della Banca d’Italia
500 Lire “Italia ornata di spighe” 

500 lire "Italia ornata di spighe" (recto)
(immagine tratta da Internet ad alta definizione, coperta da Copyright)

L’immagine femminile è tratta da un affresco che si ispira alla favola mitologica di Amore e Psiche, tratta da “Le metamorfosi” di Lucio Apuleio. A destra si trova la filigrana. Il primo esemplare fu emesso in base al decreto ministeriale del 14 e 15 agosto 1947. Sul fronte raffigurava, a sinistra, il volto di Cerere ornata di spighe, tratto dal dipinto “Venere, Giunone e Cerere” di Raffaello Sanzio, presente nella Loggia di Psiche alla Farnesina a Roma, simboleggiante allegoricamente l'Italia.Accanto alla nuova, la Banca d'Italia continuò a stampare le banconote da 500 lire dalle dimensioni decisamente più ampie, uguali a quelle emesse sotto i regni di Umberto I, Vittorio Emanuele III e Umberto II. Queste ultime banconote uscirono di corso il 30 giugno 1953, mentre la banconote “ornata di spighe” fu stampata fino al 1961.


Firme: Luigi Einaudi, Urbini (1947, 1948, 1949); Guido Carli, Ripa (1961, 1962)
Autori:
Dimensioni: 143 X 71 mm
Carta: Testina femminile raffigurante l’Italia
Officina: Istituto Poligrafico dello Stato
Tiratura: 385.236.000
Decreto: Decreto Ministeriale 14 Agosto 1947
Contrassegno di Stato: Italia Medusa. Monogramma “B.I.”
  

 500 lire "Italia ornata di spighe" (verso)



Il Mito di Cerere

Cerere
Venere è venuta a conoscenza che suo figlio ha portato sull'Olimpo nel suo Palazzo Reale la donna mortale, e quindi non di pari rango, Psiche. Come protettrice dei matrimoni legittimi, reagisce indignata alle parole rassicuranti dell’energica Giunone e della più mite Cerere, che per paura delle frecce di Eros le rifiutano il proprio aiuto. 
Prima d’andarsene Venere si volge un’ultima volta verso Giunone che le parla con gesto retorico e appassionato. Nell'affresco Venere volta indignata le spalle, ha già mosso la gamba sinistra in avanti ed alzato la destra per allontanarsi, ma si volge brevemente verso Giunone la quale con la bocca semiaperta e il labbro superiore piegato con brutalità sembra ancora intenta a persuadere Venere. 
La mite Cerere osserva sconcertata la rabbia di Venere e cerca di calmare Giunone con la mano alzata. È in piedi e porta un abito giallo oro, il capo è cinto dalla corona di spighe della natura fertile e da un drappo di un verde simile a quello di Giunone. Nella loro bellezza sia Venere che Cerere sono opera dello stesso Raffaello mentre Giunone è opera di Giulio Romano. L’incontro di Venere con Cerere e Giunone viene raccontata da Apuleio nella Favola di Amore e Psiche de «L’Asino d’oro» nel cap. V, 31 [. . .]. (Cerere) Antichissima divinità italica della vegetazione e dei campi coltivati. Cerere fu venerata a Roma come in altre città del Lazio e dell’Italia centrale. Fu identificata con la greca Demetra. E' di solito raffigurata con il capo cinto da una corona di spighe mentre tiene tra le mani una cornucopia. Giove tradì la moglie Giunone con Cerere e della loro unione nacque la figlia Proserpina (per i greci Persefone) che venne rapita da Plutone e trascinata agli Inferi. 

Visita il sito ufficiale della
Loggia di Amore e Psiche

Cerere disperata andò in cerca della figlia con una torcia che spesso è raffigurata in mano della Dea; quando venne a sapere del rapimento infuriata rese aride tutte le terre ed allora ottenne di poter ricevere la figlia per quattro mesi l’anno: sono le belle stagioni, nelle quali la natura è florida e produce i suoi frutti. (Stralcio di un articolo tratto da http://www.villafa)


domenica 20 gennaio 2019

Finlandia 2018 - “Cultura della sauna finlandese”



La parola sauna è un'antica parola finlandese dall'etimologia non del tutto chiara, ma che, probabilmente, poteva essere originariamente legata al significato di dimora invernale. Per avere una sensazione di maggiore calore veniva prodotto del vapore gettando acqua su pietre fatte riscaldare sul fuoco fino a diventare roventi. 
Tale accorgimento permetteva di far aumentare la temperatura tanto da consentire alle persone di levarsi gli abiti. Nelle prime saune le pietre erano riscaldate con un fuoco a legna e il fumo (in finlandese savu) veniva fatto uscire dopo essersi diffuso nella stanza. 
Costruzioni utilizzate sia come sauna sia come casa si trovavano ancora in Finlandia fino al XIX secolo anche se come eccezioni dovute principalmente alla povertà o all'utilizzo temporaneo di tali costruzioni, poiché sin dal XII secolo si possono rintracciare documenti che descrivono la separazione delle saune dalle case. 

Moneta colorata
Il primo tipo di sauna fu quindi utilizzata principalmente come casa invernale e solo secondariamente per una pratica idroterapica. In relazione a tale ultima accezione la parola viene oggi in senso ampio a includere anche le pratiche e tradizioni profondamente diverse rappresentate dal hammam e dal bagno turco. Questo rito dal Nord Europa si è diffuso in tutto il mondo. Nella sauna il calore può raggiungere temperature fino ai 100 °C, ma grazie alla bassa  umidità (20-30%) si trasforma in un piacevole abbraccio che    rilassa la muscolatura e favorisce la depurazione dell’organismo.  Dal legno si sprigiona il profumo della natura, un primitivo invito a ritrovare la serenità della mente liberando tutte le tensioni. Prima costruisci la tua sauna, in seguito la tua casa. Questo antico detto finlandese racconta come un semplice bagno di aria calda e secca possa divenire il centro vitale del proprio benessere quotidiano.


Nome della Moneta
“Cultura della sauna finlandese”
Descrizione Moneta
La parte interna delle moneta rappresenta un paesaggio tipico finlandese con una sauna in pietra e il fumo che esce da comignoli di varie zone finlandesi; a sinistra il segno “FI” identificativo della Finlandia; a destra il simbolo di zecca, leone araldico in un cerchio; in basso il millesimo di conio "2018". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Erkki Vainio. E’ inclusa inclusa nella Divisionale FDC Set II, nella Divisionale FS e in un Cofanetto FS.
Data di emissione
Emessa il 22 ottobre 2018 per commemorare la cultura della sauna in Finlandia.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo tre teste di leone e iscrizione in incuso SUOMI FINLAND.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Vantaa
Tiratura
1.000.000 (di cui 984.000 circolanti)

Cultura della Sauna Finlandese


Repubblica Italiana - 50.000 lire “Gian Lorenzo Bernini”


50.000 lire “Gian Lorenzo Bernini”, 1° Tipo 

Il fenomeno inflazionistico, intorno agli anni Ottanta, aumentò raggiungendo un tasso del 20%. La somma di 50.000 lire del 1983 equivaleva in potere d'acquisto a quella di 7.500 lire del 1967. Il governo a guida socialista di Bettino Craxi e del ministro del Tesoro Giovanni Goria decise pertanto di rinnovare tutte le banconote circolanti nel paese. 
La banconota da 50.000 lire, Tipo 1984, presenta sul recto la raffigurazione di Gian Lorenzo Bernini, tratta dall'autoritratto custodito nella Galleria Borghese in Roma nel centro Fontana del Tritone e pianta della Chiesa di Sant'Anna in Roma. A sinistra del contrassegno è impresso in calcografia con colore rosso violaceo un particolare della fontana del Tritone; nella zona immediatamente a destra dello stesso è impresso il nome dell’incisore “F. ZANNOTTI INC.”. La stampa del recto è completata da fondini policromi costituiti da vari elementi decorativi: nella parte centrale è presente un motivo ispirato alla pianta della Chiesa Berniniana di S. Andrea al Quirinale e realizzato con fondini a guilloche che si intersecano con una spirale di nastri variamente elaborati. 


Nel verso del biglietto è rappresentata, nella parte centrale, la statua equestre di Costantino, scolpita dal Bernini e custodita nella Città Del Vaticano e dietro essa compare la sezione della Scala Regia (Vaticano), tratta dal disegno originale presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. 

 
Nome del biglietto:
GIAN LORENZO BERNINI 1° Tipo
Termine ufficiale del biglietto:
50.000 lire tipo 1984
Corso legale sino al 05/02/1996
Bozzetto:
GIO. PINO INV.
Incisore:
A. CANFARINI INC. ed F. ZANOTTI INC.
Dimensioni in mm: 
150 X 70
Tecniche di stampa:
Calcografia e letter-set
Carta: 
Lievemente colorata, di speciale impasto ad alte caratteristiche, contenente fibrille luminescenti.
Filigrana:
Testa di Lorenzo Bernini (presso la Galleria Borghese in Roma) e monogramma “BI” entro arabeschi
Officina: 
Officina della Banca d'Italia di Roma
Tiratura: 
1.124.200.000
Contrassegno di Stato:
Stemmi delle Repubbliche Marinare
Firme:
Fazio (Governatore della B.I.), Amici (Cassiere)
Decreto delle caratteristiche: 
D.M. 6 Febbraio 1984 (G.U. 28/11/1984, n. 327)
Decreti di emissione:
20/02/1997
Serie:
700.000 pezzi
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Giovan Lorenzo Bernini


L’artista è meglio conosciuto come Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 dicembre 1598 – Roma, 28 novembre 1680), è stato uno scultore, urbanista, architetto, pittore, scenografo e commediografo italiano. 

Artista poliedrico e multiforme, Bernini è considerato il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. La sua opera conobbe un clamoroso successo e dominò la scena europea per più di un secolo dopo la morte; analogamente, l'influenza di Bernini sui contemporanei e sui posteri fu di enorme portata.
 


«Huomo raro, ingegno sublime, 
e nato per disposizione divina, 
e per gloria di Roma a portar luce al secolo» 
(Urbano VIII) 

Bernini, insieme agli architetti Francesco Borromini e Pietro da Cortona (quest’ultimo anche pittore), contribuì a definire la nuova sensibilità barocca in ambiente romano, dando un contributo notevole alla nuova immagine urbana di Roma, che proprio dal virtuosismo barocco riceve l’aspetto che ancora oggi contrassegna maggiormente il suo centro storico. Ma fu senz’altro il Bernini l’artista per eccellenza che segnò la vita culturale romana, non solo in campo architettonico, per tutto il XVII secolo. 

Gian Lorenzo Bernini


50.000 lire “Gian Lorenzo Bernini”, 2° Tipo 

La quarta, del 1992, è molto simile alla precedente, con la differenza che vengono aumentati i particolari sullo sfondo, e vengono messi due fili metallici di sicurezza, il tutto per diminuire la contraffazione. 




Nome del biglietto:
GIAN LORENZO BERNINI 2° Tipo
Termine ufficiale del biglietto:
50.000 lire tipo 1992
Corso legale sino al 28/02/2002
Bozzetto:
GIO. PINO INV.
Incisore:
A. CANFARINI INC. ed F. ZANOTTI INC.
Dimensioni in mm: 
149 X 70
Tecniche di stampa:
Calcografia e offset
Carta: 
Lievemente colorata, di speciale impasto ad alte caratteristiche, contenente fibrille luminescenti. La carta contiene due fili verticali di sicurezza; il primo reca la scritta “Banca d’Italia” entrambe visibili con lampada di Wood
Filigrana:
Testa di Lorenzo Bernini (presso la Galleria Borghese in Roma) e monogramma “BI”. A destra della testina sono presenti elementi geometrici adiacenti l’uno all’altro di forma rettangolare.
Officina: 
Officina della Banca d'Italia di Roma
Tiratura: 
1.689.000.000
Contrassegno di Stato:
Stemmi delle Repubbliche Marinare
Firme:
Fazio (Governatore della B.I.), Amici (Cassiere)
Decreto delle caratteristiche: 
D.M. 19 Novembre 1992 (G.U. 23/11/1992, n. 276)
Decreti di emissione:
20/02/1997
Serie:
700.000 pezzi