Intervento dell’Avv.to Francesco Gatto per l’inaugurazione
della Banca di Taranto il 23/03/2019 e della Mostra Numismatica “La
Lira Repubblicana, banconote e monete”
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Dipinto del Prof. Giuseppe Ferrara |
"[. . . ] Come è stato detto
sono il Presidente del “Circolo Filatelico e Numismatico La Persefone Gaia di
Taranto”. Un Circolo fondato 15 anni fa.
Il Nostro Circolo (insieme al Circolo “Tarentum”) si è
già cimentato in una Mostra Numismatica
nel 2012 presso l’Università di
Taranto – Facoltà di Giurisprudenza e curata insieme al Dott. Francesco Scarparo.
Allora, con la Partecipazione della “Banca
d’Italia” affrontammo il tema:
”LA MONETA DELL’ITALIA UNITA – DALLA LIRA ALL’EURO”. Ricordo anche di
aver esposto una mia collezione-studio sulla “SIMBOLOGIA NELLA MONETAZIONE
DI VITTORIO EMANUELE III”.
Già allora la BANCA DI TARANTO credette nella
nostra iniziativa e ci diede un grosso contributo, ci mise a disposizione un
Servizio di Vigilanza diurno e notturno.
La presenza mia qui,
oggi, è anche quella di essere il Curatore della Mostra “La Lira Repubblicana, banconote e monete”
Oggi poniamo una prima pietra per la
costruzione di un progetto più ampio: creare a Taranto un vero e proprio
Museo della Moneta che dalla “Lira Repubblicana” va a ritroso alla prestigiosa
e stupenda monetazione di Vittorio Emanuele III (Il Re Numismatico) e poi a
seguire la monetazione dei suoi predecessori, gli stati Preunitari,
soffermandoci sulla Monetazione Napoletana e del Regno della Due Sicilie.
Un bel confronto tra la monetazione SABAUDA,
moderna, ricca di simbologia, studiata nei minimi particolari e quella
BORBONICA, per me di grande bellezza e fascino.
I latini dicevano:
"Humana per nummos perquìro"
("Attraverso le
monete studio le vicende umane")
«Non
si può studiare il denaro in generale né le monete in particolare, senza capire gli uomini, la cultura e la
storia delle epoche in cui si svilupparono»
(Andrea Pautasso)
Da quando le prime monete cominciarono a
circolare, intorno al VII sec. a. C.
nella Lidia (in Asia Minore occidentale,
attuale Turchia), sono sempre
rimaste legate, in maniera indissolubile, alla vita dell’Uomo [. . .].
“La
Numismatica è la coniugazione
dell’ARTE, della STORIA e dei VALORI”
(“La numismatique est la conjugaison de l'art,
de l'histoire et des valeurs” - Victor Gadoury)
Quindi attraverso le
monete si conoscono le Persone, i Popoli, le Religioni, i Miti e la loro Storia.
Le monete
rivestono, come si vedrà, un posto d’onore tra i diletti collezionistici
dell’Uomo. Nessun’altra passione può raggiungere epoche storiche così lontane ed a portata di
“mano”.
Le monete possono essere collezionate in
vari modi: per tipo (una nazione, un
sovrano, una zecca, e così via), per anno
o per periodo storico (es.
Rivoluzione Francese, ecc.).
Ogni collezionista numismatico sceglie
il proprio ambito con motivazioni
estetiche, affettive, economiche, storiche ecc.
Una domanda ricorrente che moltissimi
ci fanno è . . .
Ma quanto vale
questa moneta?
Come si fa a dare una sola risposta a
questo quesito: quanto vale la sua storia, quanto vale l’arte in essa rappresentata
. . .?
Il valore
deve necessariamente essere parametrato a qualcosa di oggettivo e qui non
esiste un unico Benchmark (cioè il punto di riferimento per una
misurazione).
Le monete possono anche essere
studiate a scopi
scientifici, storici, sociali. E’ proprio questo l’ambito in cui si muove questa Mostra/Collezione.
Parlando di collezionisti e
numismatici, Giulio Andreotti in maniera brillante disse:
Vi è un genere
pericoloso di numismatici:
i collezionisti di moneta corrente.
Giulio Andreotti
I numismatici,
come noi, non fanno parte a questa categoria.
Raccogliere
monete è espressione di signorilità d’animo
e raffinatezza di gusto; è fonte di studio e quindi
patrimonio di cultura.
Una
collezione di monete fa rivivere nel presente tutto un passato.
Le monete sono gli occhi della storia,
una visione chiara degli avvenimenti, come detto,
dal VII secolo A.C. ai giorni nostri.
La moneta ha sempre mantenuto la connotazione di “Arte ufficiale” e quindi il massimo rispetto per la tradizione culturale e religiosa della società; inoltre,
quando a partire dall'impero romano si iniziarono a raffigurare, oltre ai
ritratti degli imperatori, eventi contemporanei, la moneta assunse anche
evidenti finalità politiche.
Ma essa ha spesso acquisito significati anche al di fuori di quelli
prettamente economici, culturali e politici.
§ Fin
dai tempi più antichi fu utilizzata ad esempio con funzioni
decorative, come collane, diademi ed anelli; capolavori
dell'oreficeria sono stati creati per sostenere monete e farne risaltare la
bellezza.
§ In
altre occasioni la moneta è stata impiegata con finalità
religiose o per usanze e superstizioni
popolari: gli antichi le ponevano nelle mani e nella bocca dei defunti come
viatico per l'aldilà (obolo); a Milano, mentre nel 1630
infuriava la peste, tra i vari espedienti per scongiurare il contagio, era
diffusa l'usanza di portare al collo monete in argento con raffigurazioni
di carattere religioso. Ancora oggi esiste la
consuetudine di regalare monete d'oro come porta fortuna.
La
collezione (Mostra), che adesso vedremo è dedicata a mio padre “Giuseppe Gatto”,
commerciante venuto a Taranto da un
paesino della calabria e non è più andato via . . . amava questa città tanto
quanto il suo paese nativo Montegiordano (CS). Questa collezione fa parte del “Museo Numismatico, Filatelico e della
Cartolina Giuseppe Gatto di Montegiordano”
Ho voluto raccogliere tutte le banconote ed i
biglietti di Stato emesse dal dopoguerra sino all'Euro e tutte le monete
metalliche (qui vedete solo una parte
tipologica).
èLa fine della seconda guerra mondiale vedeva l’Italia
sconfitta, occupata da eserciti stranieri e distrutta economicamente. Grazie ai
consistenti aiuti finanziari del piano Marshall (dal 1947 al 1951) vennero
poste le basi per una crescita economica spettacolare.
èGli anni cinquanta e sessanta segnarono infatti il periodo
del boom economico e di forte crescita: l’inflazione, pur continuando ad
operare, rallentò vistosamente.
èAll’inizio degli anni ’60 (e ’70), terminata la sostituzione
dei biglietti da 50 e 100 lire con monete metalliche, si rese necessario
avviare un programma di ammodernamento della circolazione cartacea
che, da un lato tenesse conto delle nuove esigenze dei cittadini per quanto
riguarda:
Þ scala dei tagli (verso l’alto
con l’emissione dei pezzi da 50.000 e 100.000 lire);
Þ dimensioni a vantaggio della praticità;
Þ utilizzo di tecniche di stampa all’avanguardia per contrastare le falsificazioni.
L’incarico di realizzare una nuova serie di disegni, con l’indicazione
che venisse esaltato “il Genio italiano” in tutte le sue manifestazioni,
venne affidato a Florenzo Masino Bessi
e Lazzaro Lazzarini: nacque così la
serie degli “Uomini illustri” con i famosi ritratti di Giuseppe
Verdi, Cristoforo Colombo, Michelangelo, Leonardo da Vinci,
Alessandro Manzoni, Tiziano, Raffaello.
La genialità di questi personaggi, la loro arte, intraprendenza,
la musica . . . doveva “traghettare” una Italia che voleva fortemente mettere
alle spalle la “guerra”, le carestie, la fame . . .
A questo punto io mi fermo . . . per augurarvi una buona visione
della Mostra; Continuate insieme a noi questa bella passeggiata nella Storia .
. . Ogni
quadro che vedrete è corredato di un CODICE QR . . . lo abbiamo fatto soprattutto per i giovani così per
curiosità possono cliccarci sopra ed andare sul nostro sito
“La Moneta Tra Arte Storia e Valori”
per approfondire le varie tematiche con MAGGIORI NOTIZIE, LINK
di siti specializzati, FILMATI . . .
Un ringraziamento doveroso va alle persone che insieme a me hanno
collaborato alla realizzazione della Mostra:1) Prof. GIUSEPPE FERRARA
- esperto di arte e membro del comitato scientifico della mostra,
autore di quel bellissimo olio su tela che racchiude in se i contenuti della
mostra presentandoci una Taranto viva: con i suoi colori, la sua arte, la sua storia;
2) Dott. FRANCESCO
SCARPARO – perito filatelico del Tribunale di Taranto ed esperto
numismatico, anche lui fa parte del comitato scientifico della mostra;3) GIUSEPPE CARRIERI
– ottimo numismatico e collezionista della Repubblica Italiana e Vittorio Emanuele
III, le monete nelle sue mani ritornano all’antico splendore . . .4) DOMENICO FORTE –
anche lui numismatico e segretario del Circolo Filatelico e Numismatico “La
Persefone Gaia di Taranto”, sempre presente e fattivo in tutte le
manifestazioni sia filateliche che numismatiche.E poi un grazie particolare al PRESIDENTE DELLA BANCA DI TARANTO – Avv. LELIO MIRO – che da subito
ha creduto in questo progetto ed insieme lo abbiamo portato avanti in
pochissimo tempo. EVVIVA LA NUMISMATICA . . . EVVIVA LA NUMISMATICA a TARANTO, EVVIVA
LA NOSTRA".
Foto della manifestazione: