I modi di dire hanno spesso un’origine storica che li giustifica: così ancora oggi si dice «è successo un quarantotto» per indicare una situazione di caos improvviso, di tumulto generale, di putiferio inaspettato.
Interroghiamo queste tre belle monete del 1848 e vediamo cosa hanno da dirci su tale "modo di dire" . . .
I moti rivoluzionari sono un fenomeno che ha avuto luogo in Europa e nei possedimenti europei oltremare nella prima metà dell'Ottocento (tra il 1848 ed il 1849). Le finalità che fomentavano il verificarsi di questi moti rivoluzionari erano i principi di autodeterminazione dei popoli diffusosi in Europa a seguito della dominazione Napoleonica e la Restaurazione di stampo conservatore del Congresso di Vienna.
La rivoluzione di Palermo del gennaio 1848 in una stampa d'epoca |
In Italia la primavera dei popoli, conosciuta anche come rivoluzione del 1848, o moti del 1848, fu un'ondata di moti rivoluzionari borghesi. Scopo dei moti fu abbattere i governi per sostituirli con governi liberali. Il loro impatto storico fu così profondo e violento che nel linguaggio corrente è entrata in uso questa espressione "fare un quarantotto" . . . "è scoppiato un quarantotto", e così vi via per sottintendere una improvvisa confusione, o scompiglio.
Le cinque giornate di Milano |
Il 22-23 marzo 1848 al termine delle Cinque giornate di Milano, gli Austriaci vennero cacciati da Milano e da Venezia. I due Consigli di Governo furono sostituiti dall'auto-proclamato Governo provvisorio di Milano e dalla restaurata Repubblica di San Marco.
Nella storia del Risorgimento italiano si denomina per antonomasia Governo provvisorio l'istituzione che governò Milano durante le Cinque giornate, portandola alla liberazione dagli austriaci, con trasformazione degli organismi della Municipalità, il cui Podestà conte Gabrio Casati, assunse la direzione.)
Al Governo provvisorio, costituito in assoluta prevalenza di aristocratici di un moderato orientamento conservatore, è contrapposto il Consiglio di guerra, guidato dal repubblicano Carlo Cattaneo, insediatosi a Palazzetto Taverna, di posizioni politicamente più avanzate.
Fu il Governo provvisorio ad invocare l'intervento del re di Sardegna, Carlo Alberto di Savoia, per tentare di trasformare in guerra regia la guerra di popolo, per usare la terminologia dello storico Carlo Jean in pubblicazioni edite a cura dello stato italiano. Successivamente il gruppo di liberali milanesi che dopo il ritorno degli austriaci si preparavano per la riconquista della libertà, erano soliti radunarsi in una trattoria di Turro, allora paesino fuori porta. In ricordo di questo avvenimento il Comune di Milano ha chiamato la piazza dove sorgeva tale trattoria "Piazza Governo Provvisorio". Il Regno Lombardo-Veneto sopravvisse formalmente alla perdita della Lombardia (con l'eccezione di Mantova, come stabilito dai termini della Pace di Zurigo) al termine della Seconda guerra di indipendenza nel 1859 che ebbe come conflitto decisivo la Battaglia di Solferino e San Martino, per poi scomparire definitivamente nel 1866, al termine della Terza guerra di indipendenza con l'annessione del Veneto, della provincia di Mantova e del Friuli al Regno d'Italia sancita dal Trattato di Vienna e sottoposta al plebiscito popolare.
Nome
della Moneta
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5 Lire – Governo Provvisorio della Lombardia |
Descrizione Moneta
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Dritto: Indicazione del valore (5 LIRE ITALIANE) su tre righe e circondata da rami di quercia (a destra) e di alloro (a sinistra). Intorno la scritta GOVERNO PROVVISORIO DELLA LOMBARDIA. Sotto la data (1948). Verso: Italia turrita in piedi che sorregge una lancia con la destra mentre con la sinistra indica la scritta circostante “DIO LO VUOLE ITALIA LIBERA”. In esergo il segno di zecca (M), in alto sopra la testa dell’Italia stella a sei punte. Con questa moneta venne recuperata nella monetazione lombarda il sistema basato sulla lira e il sistema di peso e diametro fissati da Napoleone Bonaparte. |
Valore Nominale | 5 Lire |
Data di emissione | 1848 |
Contorno | Rigato |
Metallo | Argento 900/1000 |
Diametro | 37,5 mm |
Spessore | 2,75 mm |
Peso | 25 gr. |
Assi | alla Francese |
Zecca | Milano |
Tiratura | 120.306 |
La Repubblica di San Marco fu uno Stato costituito a Venezia il 22 marzo del 1848 a seguito dell'insurrezione della città, che aveva avuto inizio il 17 marzo dello stesso anno, contro il governo austriaco. Ideatore della rivolta e figura chiave della Repubblica fu l'avvocato veneziano di origine ebraica Daniele Manin. L'episodio è uno dei più significativi nel contesto dei moti insurrezionali del 1848 che coinvolsero numerose città italiane ed europee. È inoltre inscindibilmente legato agli eventi della fallimentare prima guerra di indipendenza italiana.
Nome della Moneta | 5 Lire, 22 MARZO 1848 – Repubblica Rivoluzionaria Veneta |
Descrizione Moneta | Dritto: Leone di S. Marco all’interno di un cerchio. Intorno la scritta REPUBBLICA VENETA e la data 22 MARZO 1848 separata da stellette. Sotto l’appoggio del leone a sinistra il nome dell’incisore A. FABRIS F.(ecit). Verso: Indicazione del valore (5 LIRE) su due righe circondato da un ramo di rovere e uno di alloro. Sotto il segno di zecca (V). Intorno la scritta UNIONE ITALIANA. |
Valore Nominale | 5 Lire |
Data di emissione | 1848 |
Contorno | Una stelletta e la scritta in incuso: DIO BENEDITE L’ITALIA |
Metallo | Argento 900/1000 |
Diametro | 37 mm |
Spessore | XX mm |
Peso | 25 gr. |
Assi | alla Francese |
Zecca | Venezia |
Tiratura | 10.892 |
La repubblica sopravvisse fino al 22 agosto 1849 quando, dopo una strenua resistenza, la città tornò sotto il dominio asburgico.Il 9 agosto 1848 con l'Armistizio di Salasco, seguito alla vittoria austriaca del 24-25 luglio a Custoza sulle truppe piemontesi, terminò la prima fase della prima guerra di indipendenza: Milano venne rioccupata ed il Governo Provvisorio di Lombardia viene sciolto. Il 22-23 marzo 1849 Carlo Alberto venne di nuovo sconfitto a Novara e abdicò in favore di Vittorio Emanuele II. Il successivo 24 agosto, dopo un lungo assedio, Venezia si arrese agli Austriaci.
Nome
della Moneta
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5 Lire, 11 AGOSTO 1848 – Repubblica Rivoluzionaria Veneta |
Descrizione Moneta
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Dritto: Indicazione del valore (5 LIRE) su due righe circondato da una corona di rami di quercia. Intorno ALLEANZA DEI POPOLI LIBERI, sotto separato da questa scritta da due stelle a 5 punte l’indicazione del millesimo (1848). Verso: Leone di S. Marco posto su di un piedistallo che reca la scritta in incuso XI AGOSTO MDCCCXLVIII su due righe. Intorno INDIPENDENZA ITALIANA. In esergo VENEZIA e sotto il basamento del leone a destra indicazione dell’incisore A. FABRIS. |
Valore
Nominale
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5 Lire |
Decreto
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5232 27 Novembre 1848 emesso dal Governo Provvisorio di Venezia (Sia il Gigante che il Montenegro ipotizzano che la moneta sia stata coniata nel 1849) |
Data di emissione | 1848 |
Contorno | Una stelletta e la scritta in incuso: DIO PREMIERA’ LA COSTANZA |
Metallo | Argento 900/1000 |
Diametro | 37 mm |
Spessore | XX mm |
Peso | 25 gr. |
Assi | alla Francese |
Zecca | Milano |
Tiratura | 6.011 |
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