Simboli, Segni ed Allegorie
nelle Monete Italiane
Il Collare dell’Annunziata
nelle Monete Italiane
Il Collare dell’Annunziata
Ordine supremo
della Santissima Annunziata
Vittorio Emanuele II - 5 Lire 1872 |
L'Ordine Supremo della Santissima Annunziata è la massima onorificenza di Casa Savoia.
Precedentemente è stata la massima onorificenza
dei Conti e dei Duchi di Savoia, del Regno di
Sardegna e del Regno d'Italia.
Trattandosi di un ordine di origine
familiare antecedente l'unità nazionale, esso continua ad essere conferito in
maniera privata da parte di Casa Savoia.
Nel XVI secolo era uno dei quattro Ordini illustri "di
collana" esistenti insieme a quelli della Giarrettiera, del Toson
d'Oro e di San Michele.
La Repubblica Italiana non lo riconosce.
Istituzione
dell'Ordine
Carlo Felice - 5 Lire 1827 |
Nel corso del XIV secolo si ha notizia di diverse
giostre a tema svolte in Savoia a partire dal 1334: ad esempio
nel 1345 i festeggiamenti furono detti «della Tavola Rotonda» (in festo
stabule rotonde) e allo stesso modo i partecipanti alla giostra si indicarono
come membri della Tavola Rotonda. In modo simile
nel 1350 fu creata una compagnia di cavalieri detta compagnia
del Cigno Nero.
Nel 1364 Amedeo VI di Savoia, in occasione di una giostra a
ricordo della vittoria su Federico II di Saluzzo, istituì l'Ordine del
Collare e fece realizzare per sé e per altri 14 cavaliere un collare,
descritto dalle cronache del tempo come simile a quello dei levrieri.
L'ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e
fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", era riservato
ai nobili più illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli
insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro
"fratelli". Le insegne originarie erano costituite da un collare
d'argento dorato con il motto FERT, chiuso da un anello con tre nodi
sabaudi. I Milites Collaris Sabaudiae, così come erano chiamati gli
insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo
VI, primo gran maestro dell'ordine, per un totale complessivo di quindici
membri ad onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine.
I primi cavalieri di quest'ordine, nominati da Amedeo VI
dal 1362 al 1383.
Amedeo VIII di Savoia diede la prima regolamentazione
ufficiale dell'ordine e della sua decorazione, stabilendo che, nel collare,
fossero alternati i nodi sabaudi con la scritta FERT e quindici rose,
a ricordo della Rosa d'Oro inviata da Urbano V al conte
Amedeo VI nel 1364 quando gli conferì le insegne di cavaliere
crociato. Carlo III di Savoia nel 1518 diede nuovi statuti all'ordine,
cui diede il nome di Ordine della Santissima Annunziata.
Nel collare furono inserite le rose (simboli mariani) e nel
pendaglio l'immagine dell'Annunziata. Il numero di cavalieri, inoltre, fu
aumentato a venti.
I primi statuti dell'ordine, quelli dati da Amedeo VI, sono
andati perduti. Quelli tramandati fino ad oggi sono gli statuti modificati
da Amedeo VIII di Savoia nel 1409, con aggiunte
nel 1434 In seguito, Emanuele Filiberto Testa di
Ferro aggiunse che l'ammissione all'ordine era subordinata alla
dimostrazione di quattro quarti della propria nobiltà da almeno cinque
generazioni. Vittorio Amedeo II secolarizzò l'ordine.
Nel 1869 Vittorio Emanuele II stabilì che l'investitura
all'ordine potesse avvenire anche senza origini nobili, purché per altissimi
meriti resi allo stato o alla corona.
Al momento dell'investitura il nuovo cavaliere riceve due
collari se è italiano (i cosiddetti "gran collare" e "piccolo
collare"), oppure un collare solo se si tratta di cittadino straniero
(solo il "piccolo collare").
Francobolli del Governo Provvisorio di Modena - 15 ottobre 1859
I grandi collari sono sempre gli stessi, e gli insigniti, al
momento dell'investitura, devono promettere di testamentarne per gli eredi la
restituzione a Casa Savoia. Da qui si comprende, dunque, che ogni singolo
gran collare abbia una propria storia ed un proprio elenco di possessori,
elenco che viene annotato in un cartiglio sul coperchio della scatola del
collare.
Carlo Alberto - 5 Lire 1844
Al momento dell'investitura il nuovo insignito si sceglie il
gran collare fra quelli disponibili. Il piccolo collare, invece, non doveva
essere restituito e restava come dono alla famiglia del cavaliere.
Gli insigniti sono esentati dal pagamento di tasse e imposte,
sono "cugini del re" (al quale possono dare del "tu"),
hanno il titolo di "eccellenza", la precedenza protocollare davanti a
tutte le cariche dello stato, il diritto agli onori militari e
diventano ipso facto gran croci dell'Ordine della Corona
d'Italia e dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Umberto I - 20 Lire 1882
Contrariamente agli altri ordini sabaudi (Ordine dei Santi
Maurizio e Lazzaro, Ordine della Corona d'Italia ed Ordine
Civile di Savoia), le cui candidature vengono proposte e vagliate da
commissioni, per il Collare dell'Annunziata il conferimento è a totale
discrezione del Capo della Casa.
Le attuali insegne dell'Ordine Supremo della
Santissima Annunziata sono costituite da una grande collana (denominata
"gran collare") in oro, formata da quattordici maglie alte 3
centimetri, dentro ognuna delle quali ci sono le ultime due e le prime due
lettere del moto FERT serrate da un nodo sabaudo, chiuso e smaltato
di bianco e di rosso.
Le maglie sono fra loro separate da
quattordici rose d'oro, alternativamente smaltate sette di bianco e sette di
rosso.
Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno, del diametro di 4,2 centimetri e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu.
Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno, del diametro di 4,2 centimetri e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu.
Il gran collare può essere indossato solo dai cavalieri italiani e
solo in alcune determinate occasioni dell'anno (ad esempio, il giorno della
Festa dello Statuto Albertino o il giorno di Natale).
Il "piccolo collare", invece, è una versione più
piccola del gran collare, può essere indossato sia dai cavalieri italiani che
da quelli stranieri e si può utilizzare in tutti i giorni dell'anno.
La placca dell'ordine è circolare, con raggi d'oro sul bordo,
recante al centro l'immagine della santissima Annunziata. Il nastro dell'ordine
è rosso.
Nella storia sono stati 100 i reali insigniti del titolo, 10 i cardinali, tra cui anche Pacelli, poi divenuto papa Pio XII, 22 i presidenti del Consiglio, da Cavour a Rattazzi, da Crispi a Giolitti, a Bonomi, dieci i presidenti di Camera e Senato. All'atto della nomina, il cavaliere, compreso tra i venti, può scegliere tra le collane disponibili quella preferita. Anche Benito Mussolini ne fu insignito. Il marchese Lucifero, che ottenne il titolo da Umberto II, 27° gran maestro dell'Ordine, il 15 settembre del 1969, opto' per il collare che era stato prima di Antonio Starabba di Rudinì e poi di Vittorio Emanuele Orlando.
Significato
simbolico
Il collare, simbolicamente, ha il duplice significato di vincolo di fedeltà e di dominio. In questo simbolo è
evidente come Amedeo VI di Savoia volesse tenere uniti i suoi
migliori cavalieri attraverso un patto di fratellanza, ma nello stesso tempo
all’esclusivo suo servizio.
I nodi sabaudi, in origine, erano anche denominati "nodi
del Signore", "lacci di Salomone" o "nodi d'amore". A
proposito di quest'ultima definizione, Luigi Cibrario accampa l’ipotesi che il
simbolo adottato da Amedeo VI derivasse da un dono ricevuto da una misteriosa
dama, consistente in un bracciale formato da una ciocca di capelli intrecciata.
Questa teoria è anche rafforzata dal colore verde dell'abito del conte, che nel
medioevo era considerato il colore di Venere.
Link di Monarchici in Rete |
Ancora più controverso è il significato dell'acronimo "FERT", aggiunto sul collare
nel 1409 da Amedeo VIII. Tra tutte le ipotesi la più probabile è
che sottintenda la frase "Foedere
et religione tenemur", alludendo al patto cavalleresco ed
al profondo legame religioso dell'ordine.
È possibile, però, che l'acronimo derivi dal verbo ferre,
cioè portare o sopportare, riferito alla devozione verso la Vergine Maria o
alle pene da "sopportare" per la devozione mariana.
Suggestiva è anche l'ipotesi che FERT non sia altro che la
contrazione di ferté, dall'arcaico forteresse o fermeté.
La forte connotazione mariana dell'ordine divenne palese nel 1518 per opera di Carlo III,
detto il Buono, che arricchì il collare del pendaglio raffigurante
l'Annunciazione e mutò il nome da "Ordine del Collare" a "Ordine
Supremo della Santissima Annunziata".
Per approfondire |
Mediante autorizzazione del Ministero dell'Interno del Regno
d'Italia, in data 20 dicembre 1891, il Comune di Venaria Reale,
presso Torino, venne autorizzato a fregiare il proprio stemma civico con
il gran collare dell'Ordine Supremo della santissima Annunziata.
Nell'ultimo colloquio tra Mussolini e Vittorio
Emanuele III, a villa Ada il 25 luglio 1943, il re addusse come
argomento per licenziare il duce anche il fatto che la notte prima avessero
votato l'ordine del giorno Grandi ben quattro collari dell'Annunziata (tratto da Wikipedia).