domenica 3 novembre 2019

Repubblica Italiana 1975 - 500 Lire “Michelangelo Buonarroti”


In occasione del cinquecentenario della nascita di Michelangelo Buonarroti la zecca ha coniato una moneta d'argento dal valore nominale di 500 lire con millesimo 1975. Esaminiamo la moneta.
Al Dritto è ritratto al centro Michelangelo Buonarroti volto a sinistra, in giro è scritto "REPVBBLICA ITALIANA" mentre, nell'esergo, sono poste le firme del modellista Pietro Giampaoli e dell'incisore Guerrino Mattia Monassi; più sotto è posta la data.


Al Rovescio è riprodotta l'immagine della Sibilla Delfica, tratta dall'affresco della volta della Cappella Sistina. Ai suoi lati della moneta, sono riportate le date di nascita e morte dell'artista 1475 e 1564. In giro è scritto "MICHELANGELO BVONARROTI" mentre l'indicazione del valore e il segno di zecca R sono in esergo. Nel contorno: "REPVBBLICA ITALIANA" in rilievo.
  • Diametro della moneta 29 mm
  • Peso di 11 gr. 
  • Titolo dell'Argento è di 835/1000
  • Tiratura è di 269.752 esemplari.

Questa moneta, pur recando il millesimo 1975, è stata emessa solo cinque anni dopo, con DPR del 30 ottobre del 1980. La moneta è presentata nella sola versione fior di Conio confezionata in astuccio.

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La Sibilla Delfica venne affrescata da Michelangelo Buonarroti tra il 1508 ed il 1510 circa e fa parte della decorazione della volta della Cappella Sistina, nei Musei Vaticani a Roma, commissionata da Giulio II.
La Sibilla Delfica fa parte della serie dei Veggenti, collocati su ampi troni architettonici sui peducci. Ognuno di essi è affiancato da un paio di giovani assistenti e sta in un grande scranno marmoreo, tra due plinti con finti altorilievi di putti a coppie, in varie posizioni. Il loro nome è scritto (in questo caso DELPHICA) in tabelle sotto la piattaforma che fa da base al trono, rette da un putto.

La Sibilla Delfica sta svolgendo un rotolo a sinistra, col corpo girato in quella direzione e il braccio sinistro alzato, ma il suo sguardo è ruotato frontalmente, metà in luce e metà in ombra, e gli occhi guardano a sinistra, con un'espressione di sorpresa, quasi a vedere l'avvento del Signore che conferma la profezia. L'effetto di movimento, oltre che dalla torsione, è amplificato dalle volute del mantello azzurro con cappuccio, foderato di arancio, e dalle pieghe della tunica verde chiaro. Sul volto si vedono ancora le tracce ortogonali incise per disegnare l'ovale della testa e l'altezza degli occhi. Dietro di lei, a sinistra, si vedono due assistenti, uno che legge un libro e l'altro che lo regge. 

La serie dei Veggenti è una serie di affreschi con Profeti e Sibille, realizzati da Michelangelo Buonarroti tra il 1508 e il 1512. Ciascuno ha un'altezza variabile tra i 260 e i 298 cm.
Michelangelo dipinse le scene della volta, come è noto, procedendo da est verso ovest, cioè in maniera contraria allo sviluppo delle storie sulla Genesi nei riquadri centrali. In particolare avviò a dipingere dalla porzione sopra l'ingresso cerimoniale fino all'altare. Furono necessarie due fasi, per via del ponteggio che copriva metà della cappella e che dovette essere smontato e rimontato. La metà dei lavori doveva essere probabilmente all'altezza originaria della transenna marmorea, più o meno al centro della cappella, di solito indicato in corrispondenza della Creazione di Eva nella quinta campata. La prima fase andò dal 1508 al 1510; la seconda dall'autunno del 1511 all'ottobre del 1512.

I dodici Veggenti, dalle forme vigorose e sovradimensionate, sono collocati su ampi troni architettonici sui peducci. Ognuno di essi è affiancato da un paio di giovani assistenti e sta in un grande scranno marmoreo, tra due plinti con finti altorilievi di putti a coppie, in varie posizioni. Il loro nome è scritto in tabelle sotto la piattaforma che fa da base al trono: a parte quella di Zaccaria, sotto la quale campeggia lo stemma Della Rovere, ciascuna tabella è retta da un putto.

La Sibilla è presente anche sui francobolli:
Poste Vaticane (1964) - Poste Italiane (1961) 

Braccio di Jovanotti con il tatuaggio della Sibilla Delfica
Il susseguirsi di Sibille e Profeti genera un crescendo, sia figurativo (nelle dimensioni e nella monumentalità) che psichico, dalla calma meditazione di Zaccaria sopra la porta, fino allo sconvolgimento nel pieno del furor profetico di Giona. La maggiore dimensione di quelli più vicini all'altare è ottenuta abbassando il sostegno della base. Nella teologia rinascimentale le sibille, sebbene appartenenti al mondo pagano, erano spesso associate ai profeti, poiché si ritenevano a pieno titolo partecipi della rivelazione divina, nella misura in cui Dio aveva desiderato, e capaci di annunciare la venuta di Cristo nelle loro profezie. Nelle loro figure mascoline si vede bene come Michelangelo attribuisse possenti fisici muscolosi anche alle figure femminili. Talvolta, ma non sempre, la scelta di un profeta o di una sibilla è legato alla storia rappresentata al centro: ad esempio Geremia, preannunciatore di tempi di scelleratezza e lontananza degli uomini da Dio che verranno però superati con una nuova alleanza (la venuta di Cristo, ma anche la fine dei tempi), si trova vicino alla scena della Separazione della luce dalle tenebre, prefigurazione della separazione dei giusti dai malvagi durante il Giudizio Universale.




sabato 2 novembre 2019

Lettonia 2019 - “Sole nascente”


Lo stemma della Repubblica di Lettonia, disegnato da Rihards Zariņš, è stato adottato ufficialmente il 16 giugno 1921, dopo la proclamazione dell'indipendenza della Lettonia il 18 novembre 1918. 

Dopo l'invasione sovietica del 1940, lo stemma fu abolito e sostituito da quello della Repubblica Socialista Sovietica Lettone, che rimase in vigore fino al 1990 quando, con la dissoluzione della repubblica sovietica, venne ripristinato l'emblema del 1921. 

Lo stemma raccoglie i simboli dei quartieri storici lettoni. Il sole, nella parte superiore, simboleggia la statualità della Lettonia. Le tre stelle in cima allo stemma rappresentano i quartieri storici del Regno di Lettonia: Vidzeme, Latgale e, combinate insieme, Curlandia-Semigallia. Il leone rosso nella parte sinistra dello stemma rappresenta Curlandia e Semigallia, mentre il grifone d'argento nella parte destra rappresenta Vidzeme e Latgale.

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Nome della Moneta
“Sole nascente”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta il sole nascente, che fa parte dello stemma della lettonia con al centro il monogramma BL che sta per "Brīvā Latvija" (Lettonia libera); in alto la scritta "Uzlecošā Saulein" (sole nascente); in basso la scritta "LATVIJA 2019". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Ivars Drulls.
Data di emissione
E’ inclusa in una coincard FDC. Emessa il 17 settembre 2019 per commemorare il sole nascente, simbolo della Lettonia.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo "DIEVS* * * SVĒTĪ* * * LATVIJU* * *" ("DIO BENEDICA LA LETTONIA").
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Ultrecht
Tiratura
307.00


venerdì 1 novembre 2019

Lituania 2019 - “Žemaitija”


Samogizia (letteralmente terre basse) o Samogetia è una delle cinque regioni etnografiche della Lituania, situata a nord-ovest del Paese tra il corso inferiore del fiume Nemunas e le sorgenti dei fiumi Dubysa e Venta. Samogizia ha una lunga storia e identità culturale, che si riflette nella Lingua samogitica. La regione presenta un elevato rilievo morenico; pini e boschi, prati, pascoli e terreni coltivabili; molti piccoli laghi e fiumi. La città più grande della regione è Šiauliai. La capitale storica è Telšiai.

Si ritiene che il nome Samogizia derivi dalla parola lituana «Zema», che significa 'basso'. Secondo molti storici, il termine è usato per riferirsi alle terre a valle del fiume Nemunas. Allo stesso tempo, alcuni moderni ricercatori lituani interpretano il significato del nome "Zhamoyt", come bacino della pianura Nyavyazhy. Un'altra ipotesi afferma che la parola "Zhamoyt", ricorda ed è affine alla parola lituana "žemė", che significa "terra".


Nome della Moneta
“Žemaitija”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta lo stemma della regione: un orso in piedi sulle zampe posteriori con un collare a catena sul collo; è posto dentro uno scudo che è sormontato da una corona ed è tenuto a sinistra da un soldato corazzato (simbolo di coraggio, sacrificio e patriottismo) e a destra da una dea con un'ancora (simbolo di speranza). Sotto un'iscrizione latina "PATRIA UNA" (una patria). In alto la scritta "LIETUVA"; in basso la scritta "ŽEMAITIJA" e l'anno di emissione "2019"; a destra il simbolo della Zecca di Vilnius “LMK” (Lietuvos Monetų Kalykla). Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Rolandas Rimkūnas.
Data di emissione
E’ inclusa in in una Coincard FDC. Emessa il 10 settembre 2019. E' la prima emissione di una pentaserie sulle regioni etnografiche che compongono il paese "Lietuvos etnografiniai regionai" ed è dedicata alla regione Žemaitija.
Contorno
Finemente zigrinato con la scritta "LAISVĖ, VIENYBĖ, GEROVĖ" (Libertà Unità, Prosperità).
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Vilnius
Tiratura
500.000


sabato 12 ottobre 2019

Vaticano 2019 - “90° Anniversario Istituzione Stato del Vaticano”



La Città del Vaticano (ufficialmente Stato della Città del Vaticano - Status Civitatis Vaticanæ, comunemente chiamata anche semplicemente Vaticano, o per antonomasia San Pietro, o imprecisamente Santa Sede) è uno stato senza sbocco al mare dell'Europa occidentale. È il più piccolo Stato sovrano del mondo sia per popolazione (605 abitanti) sia per estensione territoriale (0,44 km²). Lo Stato è al terzo posto nel mondo per densità di popolazione. La città-stato venne creata l'11 febbraio 1929 a seguito della firma dei Patti Lateranensi tra Benito Mussolini e Pietro Gasparri, rispettivamente i rappresentanti del Regno d'Italia e della Santa Sede. La Città del Vaticano è un'enclave nel territorio della Repubblica Italiana inserita nel tessuto urbano della città di Roma. Nello stato vige un regime di monarchia assoluta teocratica ierocratica elettiva di tipo patrimoniale, con a capo il Sommo pontefice della Chiesa cattolica. La lingua ufficiale è l'italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede. Lo Stato della Città del Vaticano batte moneta propria, ma, per effetto dell'unione doganale e monetaria con l'Italia, adotta l'euro, che negli otto tagli delle monete metalliche riportano nella faccia nazionale l'effigie del papa regnante, ovvero soggetti vaticani, ed emette propri francobolli, utilizzabili per il servizio postale verso tutto il mondo (ma ovviamente solo con spedizione dalle Poste Vaticane). Importanti le serie commemorative delle monete e dei francobolli molto ricercate dai numismatici e dai filatelici di tutto il mondo.



Nome della Moneta
“90° Anniversario Istituzione Stato del Vaticano”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta è raffigurato il profilo di Papa Pio XI e sullo sfondo il palazzo del Laterano. A semicerchio da sinistra verso destra la scritta "STATO DELLA CITTA' DEL VATICANO"; in basso al centro gli anni "1929" "2019" e il nome dell'autore Daniela Fusco "FUSCO" (incisore: Maria Angela Cassol); in basso a destra il segno di zecca "R". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in un Folder FDC, in un Cofanetto FS e in Busta filatelico-numismatica. L’11 febbraio 1929, nel Salone d’onore del Palazzo del Laterano, durante il Pontificato di papa Pio XI, venivano firmati i «Patti Lateranensi», stipulati tra la Santa Sede e l’Italia, con i quali per la prima volta dall’Unità d’Italia furono stabilite regolari relazioni bilaterali tra Italia e Santa Sede. Veniva dunque riconosciuta l’indipendenza e la sovranità della Santa Sede, e allo stesso tempo formalmente fondato lo Stato della Città del Vaticano.
Data di emissione
Emessa il 7 maggio 2019 per commemorare il 90° anniversario dell'Istituzione dello Stato del Vaticano.
Contorno
Sei stelle a 5 punte e sei 2 in incuso su sfondo rigato. I 2 sono orientati alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Roma (R)
Tiratura
84.000



Francia 2019 - “60° Anniversario di Asterix”



Asterix (nell'originale francese Astérix o Astérix le Gaulois) è una serie a fumetti francese incentrata sull'omonimo personaggio, di genere umoristico/ avventuroso creata da René Goscinny (testi) e Albert Uderzo (disegni) e pubblicata a partire dal 1959 sulla rivista Pilote e successivamente pubblicata in trentasette volumi e, tradotta in oltre un centinaio di paesi, ha venduto oltre 200 milioni di copie. La prima striscia di Asterix fece la sua apparizione nel 1959 quando in Francia era ancora vivo il ricordo dell'invasione nazista, venendo pubblicata pochi mesi dopo l'elezione di Charles de Gaulle a Presidente della Repubblica. La tenace opposizione del villaggio gallico all'invasore romano poteva facilmente ricordare la resistenza di una parte dei francesi all'occupazione tedesca. La serie a fumetti ha avuto trasposizioni cinematografiche con una lunga serie di lungometraggi a cartoni animati e quattro film live action, e ha ispirato un vasto merchandising. Nel 1989 è stato inaugurato a Plailly, vicino a Parigi, un parco divertimenti dedicato ai personaggi, il Parc Astérix, che contende il secondo posto tra i più visitati del paese a Futuroscope e Le Puy du Fou (tratto da Wikipedia).



Nome della Moneta
“60° Anniversario di Asterix”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta il volto verso destra di Asterix con il suo famoso elmo alato; in alto ad arco la scritta "ASTERIX" e la sigla “RF” (Republique Francaise); in basso ad arco la scritta "LX ANS MMXIX" (60 ANNI 2019), il millesimo di conio, la cornucopia, simbolo della Zecca di Parigi, e il simbolo del direttore di zecca Yves Sampo (un pentagono con AGMP - Atelier de Gravure de la Monnaie de Paris et Pessac - e le sue iniziali YS). Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Albert Uderzo.
Data di emissione
E’ inclusa in tre Coincard FDC e in Cofanetto FS. Emessa il 7 giugno 2019 per commemorare il 60° anniversario di Asterix.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Parigi
Tiratura
310.000 (100.000 * 3 Coincard FDC+ 10.000 in Cofanetto FS)

 


Sito di Asterix ed i suoi amici


giovedì 10 ottobre 2019

Vaticano 2011 - “XXVI Giornata mondiale della gioventù”



La XXVI Giornata mondiale della gioventù, ossia la 26ª edizione dell'incontro internazionale dei giovani cattolici, si è tenuta dal 16 al 21 agosto 2011 a Madrid. Il tema dell'incontro è stato "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (Col 2,7). Per la seconda volta il raduno è stato ospitato in Spagna: nel 1989 la IV GMG fu celebrata a Santiago de Compostela. È stata l'ultima edizione che ha visto la partecipazione di papa Benedetto XVI, che rinunciò all'ufficio di romano pontefice il 28 febbraio 2013. La sede della XXVI Giornata mondiale della gioventù è stata ufficializzata da papa Benedetto XVI il 20 luglio 2008, durante la celebrazione di chiusura della Giornata mondiale della gioventù 2008 di Sydney con queste parole: «Vi ringrazio tutti per aver partecipato alla Giornata mondiale della gioventù del 2008 qui a Sydney, e spero di vedervi fra tre anni. La Giornata mondiale della gioventù del 2011 avrà luogo a Madrid, in Spagna. Fino a quel momento, preghiamo gli uni gli altri e diamo una lieta testimonianza di Cristo. Dio vi benedica!». La veglia e la messa finale si sono svolte all'aeroporto militare Cuatro Vientos, a sud della capitale (tratto da Wikipedia).



Nome della Moneta
“XXVI Giornata mondiale della gioventù”
Descrizione Moneta
La parte interna presenta alcuni giovani e bandiere; intorno le scritte “XXVI” “G.M.G.” “CITTA’ DEL VATICANO”. A sinistra il millesimo di conio “2011” e il segno di zecca “R”; a destra le iniziali dell’incisore Maria Carmela Colaneri “M.C.C. INC”; in alto il logo della manifestazione; in basso il nome dello scultore Orietta rossi “O.ROSSI”. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in un Folder FDC e in Busta filatelico-numismatica.
Data di emissione
Emessa il 18 ottobre 2011 per commemorare la XXVI giornata mondiale della gioventù.
Contorno
Sei stelle a 5 punte e sei 2 in incuso su sfondo rigato. I 2 sono orientati alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Roma (R)
Tiratura
115.000



mercoledì 5 giugno 2019

Belgio 2019 - “25° Anniversario Istituto Monetario Europeo”



L'Unione economica e monetaria (UEM) dell'Unione europea è stata sancita con il Trattato di Maastricht, che, attraverso tre successive fasi, concluse un lungo processo di diplomazia il cui esito è più notoriamente rappresentato dal conio e adozione di una moneta unica europea, l'euro, in sostituzione delle rispettive valute nazionali da parte dei 19 paesi membri (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna), con una politica monetaria comune sotto il controllo della Banca Centrale Europea (BCE), dando vita alla cosiddetta eurozona. Le politiche economiche di ciascuno stato sono coordinate tra loro attraverso l'Unione, perciò rimangono ancora prerogative degli stati che però accettano una limitazione posta dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE). 



Nome della Moneta
“25° Anniversario Istituto Monetario Europeo”
Descrizione Moneta
A destra il ritratto di Alexandre Lamfalussy (vedi immagine), primo presidente dell’IME, al di sotto del quale è riportato il suo nome, il segno “BE", che identifica il Belgio, e l'anno di emissione "2019"; a destra di questo le iniziali dell'autore Luc Luycx "LL". A sinistra, dall'alto verso il basso, l'anno "1994", che fa riferimento alla data della creazione dell’Istituto, la scritta "EMI" e diverse monete, l’una sull'altra, con le iscrizioni "€" "ECU" e "BEF" (franco belga). Il disegno simboleggia il passaggio dalle monete nazionali alla moneta unica europea, l’euro, poiché l’obiettivo principale dell’IME era istituire il Sistema europeo di banche centrali, comprese la BCE e la nuova moneta. Lungo il bordo del tondo interno a sinistra la scritta "European Monetary Institute", lo stemma del comune di Herzele, segno del direttore di zecca del Belgio Ingrid van Herzele, e il caduceo, simbolo della zecca di Utrecht. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in una Coincard FDC e in un Cofanetto FS.
Data di emissione
Emessa il 9 maggio 2019 per commemorare il 25º anniversario dell'Istituto Monetario Europeo.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Utrecht
Tiratura
155.000

Link Sistema Monetario Europeo

martedì 4 giugno 2019

Slovacchia 2019 - “100° Anniversario morte Milan Rastislav Štefánik”



Milan Rastislav Štefánik (Košariská, 21 luglio 1880 – Ivanka pri Dunaji, 4 maggio 1919) è stato un politico slovacco, uno degli artefici - sul piano sia militare sia diplomatico – della Cecoslovacchia indipendente nel 1918. Figura poliedrica fu, oltre che diplomatico e generale dell'esercito francese, astronomo, Ministro della guerra e umanista. Insieme a Masaryk è considerato uno dei padri fondatori della Cecoslovacchia. In contatto con gli ambienti diplomatici francesi organizzò in Francia le legioni straniere formate da cechi e slovacchi che combatterono per l'indipendenza dall'Austria-Ungheria. Morì mentre ricopriva la carica di Ministro della Guerra della Prima Repubblica cecoslovacca precipitando a bordo di un Caproni Ca.33 presso il villaggio di Ivanka pri Dunaji vicino a Bratislava in un volo che lo riportava da Udine a Praga. Nell'incidente, oltre allo Štefánik, rimasero uccisi il tenente pilota Marinelli, un sergente pilota e il motorista dell'apparecchio. Alla sua memoria sono stati intitolati l'Osservatorio astronomico di Praga, l'Aeroporto di Bratislava e l'asteroide 3571 Milanštefánik (tratto da Wikipedia). 



Nome della Moneta
“100° Anniversario morte Milan Rastislav Štefánik”
Descrizione Moneta
Il disegno raffigura Milan Rastislav Štefánik in uniforme militare; a sinistra le scritte "SLOVENSKO" "MILAN RASTISLAV ŠTEFANIK" e gli anni "1880-1919"; a destra l'anno di emissione "2019", le iniziali dell'autore "PV" (Peter Valach) e il simbolo della Zecca di Kremnica “MK” (Mincovňa Kremnica). Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa nella Divisionale FDC "100° anniversario morte Milan Rastislav Štefánik", in una Coincard FDC e in busta filatelico-numismatica. Inoltre in un Cofanetto FS come emissione privata della Banca Nazionale della Slovacchia (Národná banka Slovenska) in occasione della presentazione della moneta e non sarà in vendita per i collezionisti !
Data di emissione
Emessa il 25 aprile 2019 per commemorare il 100° anniversario della morte di Milan Rastislav Štefánik.
Contorno
Scritta “SLOVENSKÁ REPUBLIKA”, seguita da una stella, una foglia di tiglio e un’altra stella.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Kremnica
Tiratura
1.000.000

Link di approfondimento