domenica 18 settembre 2016

Repubblica Italiana 1994 - 1000 Lire "Anno Marciano in Venezia"


Italia 1994 - 1000 lire, Anno Marciano (dritto)
La 1000 Lire Anno marciano è una moneta commemorativa in argento del valore nominale di 1000 lire dedicata al XI centenario del recupero e della traslazione delle spoglie di San Marco e della costruzione della basilica omonima a Venezia, emessa in Italia nel 1994.

Le spoglie di San Marco furono trafugate con uno stratagemma da due mercanti veneziani nell'anno 828 e trasportate, dopo averle nascoste in una cesta di ortaggi e di carne di maiale, a Venezia, dove pochi anni dopo venne dato inizio alla costruzione della Basilica intitolata al santo che ancora oggi ospita le sue reliquie. Un frammento di esse è pure conservato nella chiesa di San Marco in Città a Cortona, in Toscana, che condivide con Venezia lo stemma comunale del leone alato e il patronato.

Il culto di san Marco, per l'importanza religiosa rivestita dalla condizione di evangelista, è estremamente diffuso e capillare tra le chiese cristiane. Centrale per le chiese orientali d' Egitto, derivate dall'antico patriarcato di Alessandria, per i patriarcati italiani - oggi soppressi - di Aquileia e di Grado e per il patriarcato di Venezia, nella cui chiesa cattedrale, la basilica di San Marco, è tuttora conservato il corpo del Santo. La memoria religiosa è il 25 aprile, in occasione della ricorrenza del martirio. Nell'antica Repubblica di Venezia, tuttavia erano dedicati a san Marco anche il 31 gennaio, ricordo della traslazione a Venezia delle reliquie, e il 25 giugno, data del rinvenimento, nel 1094, del luogo in cui esse erano state occultate (secondo la leggenda, dentro un pilastro).


Venezia - San Marco, La Pala d'Oro
Nome della Moneta
1.000 Lire – Anno Marciano in Venezia
Descrizione Moneta
Al dritto al centro è riprodotto il particolare centrale del prospetto della Basilica di San Marco, in basso lungo il bordo è scritto il nome dell'autrice U. PERNAZZA, in giro è scritto "REPUBBLICA ITALIANA".
Al rovescio al centro è riprodotto un particolare della Pala d'Oro raffigurante la traslazione delle reliquie di San Marco a Venezia; in basso si trovano l'indicazione del valore ed il segno di zecca R, mentre a sinistra in giro si trovano, lungo due archi concentrici, la legenda "BASILICA DI SAN MARCO" e le date "1094 - 1994".
Data di emissione
08 Giugno 1994 (D.M.T.)
Autore/i
Uliana Pernazza
Contorno
In rilievo, "R.I." fra stella e lauro per tre volte
Metallo
Argento 835/1000
Diametro
31,4 mm
Spessore
2,1 mm
Peso
14,6 gr.
Assi
Assi alla Francese
Zecca
Roma (Coordinamento generale del Centro Numismatico e Arte Applicata della Sezione Zecca
Tiratura
41.000 FDC e 8.600 PROOF
Altre notizie
La moneta è presentata nella duplice versione fior di conio e fondo specchio (v. tirature).

Italia 1994 - 1000 lire, Anno Marciano (rovescio)

La Pala d'Oro si trova sull'altare maggiore della Basilica di San Marco. Si tratta di una tavola coperta di immagini sacre, in oro, argento, e centinaia di pietre preziose. Funge da reliquiario per le spoglie di San Marco Evangelista. Sostanzialmente la si può dividere in due parti, dove nella parte sottostante l'attenzione viene attirata da Cristo, circondato dagli Evangelisti e da angeli, accompagnati dagli altri Apostoli e dai Profeti. Nella parte più alta, l'immagine di maria con i punti salienti della vita di Cristo. Le parti più antiche della Pala d'Oro sono datate attorno agli anni 976-978. La Pala d'Oro è opera del genio artistico di orefici bizantini. Nel 978 venne ordinata, agli allora famosi orafi greci, la Pala d’Oro, perché venisse esposta durante le celebrazioni più importanti che si ufficiavano nella Basilica di San Marco. Venne nei secoli ampliata e restaurata più volte, fino ad essere così come la si vede oggi: una magnifica opera bizantineggiante tutta d’oro con numerosissime gemme e smalti incastonati attorno ad immagini di Cristo Gesù durante il suo periodo apostolico. Durante alcune celebrazioni particolari, la Pala, agganciata ad un perno, viene fatta girare e mostrata ai fedeli, perché possano ammirare la maestosità del manufatto e la grandezza dello stato veneziano.


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