domenica 7 febbraio 2016

Austria 2005 - “50° anniversario Trattato di Stato Austriaco”


Nel 1955, a dieci anni dalla fine della seconda guerra mondiale, i rappresentanti dei quattro alleati e quelli austriaci firmarono un trattato che liberò l'Austria dalle forze di occupazione, la riunificò e gettò le basi per un suo autonomo sviluppo economico e politico. Il trattato riconobbe uno Stato austriaco libero e indipendente, ma incluse espressamente e in modo dettagliato i diritti delle minoranze slovene e croate. L'Unione politica con la Germania, avvenuta nel 1938, era già stata revocata nel 1945, ora fu esplicitamente proibita, come anche tutte le organizzazioni naziste e fasciste. Con l'entrata in vigore del trattato, le truppe di occupazione degli Alleati dovettero lasciare il territorio austriaco. Su richiesta dell'Unione Sovietica, l'Austria annunciò che poco dopo la firma del trattato si sarebbe dichiarata permanentemente neutrale. Questa neutralità doveva fungere come garanzia che l'Austria non si sarebbe unita alla NATO, dopo il ritiro delle truppe sovietiche. Questa Dichiarazione di permanente neutralità dell'Austria avvenne il 26 ottobre del 1955 e quel giorno fu fissato successivamente come festa nazionale austriaca.

La tavola commemorativa nel pavimento della Sala del Belvedere a Vienna,
dove è stato firmato il Trattato di Stato Austriaco ne 1955

Nome della Moneta
“50° anniversario Trattato di Stato austriaco”
Descrizione Moneta
Sullo sfondo la bandiera austriaca ricoperta dai 9 sigilli, comprensivi di firma, degli autori del Trattato sullo Stato austriaco siglato nel 1955. I firmatari furono: i ministri degli esteri Vjačeslav Molotov (Unione Sovietica), John Foster Dulles (USA), Harold Macmillan (Regno Unito) e Antoine Pinay (Francia) per gli Alleati, mentre Leopold Figl come ministro degli Esteri austriaco; gli Alti Commissari delle potenze occupanti: Ivan Il'ičov (Unione Sovietica), Geoffrey Arnold Wallinger (Regno Unito), Llewellyn E. Thompson Jr. (USA), Roger Lalouette (Francia). Sopra, ad arco, la scritta "50 JAHRE STAATSVERTRAG" (50 anni del Trattato di Stato); in basso a sinistra il millesimo “2005”. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore H. Andexlinger.
E’ inclusa nella Divisionale FDC, nella Divisionale FS e in busta filatelico-numismatica.
Data di emissione
Emessa l'11 maggio 2005 per il 50° anniversario del Trattato di Stato austriaco.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da tre stelle a cinque punte, ripetuto quattro volte alternativamente dal basso in alto e viceversa
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Vienna
Tiratura
7.000.000


mercoledì 3 febbraio 2016

Estonia 2016 - “100° Anniversario nascita Paul Keres”



Paul Keres (rus. Пауль Петрович Керес, Pau'l Petrovič Keres; Narva, 7 gennaio 1916 –Helsinki, 5 giugno 1975) fu uno scacchista sovietico, estone di nascita. 

Grande Maestro, autore di libri sull'argomento e universalmente considerato come uno dei più forti tra coloro che non hanno conquistato il titolo di campione del mondo, se non il più forte. Per lui venne coniato il titolo di "Eterno Secondo", che dopo la sua morte sarà appannaggio di Viktor Korchnoi.
Dal 1937 al 1941 studiò matematica presso l'università di Tartu. Morì a 59 anni per un attacco di cuore a Helsinki mentre stava tornando in Estonia di ritorno da Vancouver in Canada, dove aveva appena vinto il locale torneo (tratto da Wikipedia). 
Per chi vuole capirci di più di scacchi consigliamo http://www.scacchierando.net

 Una bella e salutare partita a scacchi

Nome della Moneta
“100° anniv. nascita Paul Keres”
Descrizione Moneta
A destra della moneta il profilo del grande scacchista estone Paul Keres con alcuni pezzi della scacchiera. In alto a sinistra, a semicerchio, figura la scritta "PAUL KERES"; a sinistra la scritta "EESTI" (*) e al di sotto l’anno di emissione "2016". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Riho Luuse. È inclusa anche in una Coincard FDC.
Data di emissione
Emessa il 7 gennaio 2016 per commemorare il 100° Anniversario della nascita di Paul Keres.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo EESTI * EESTI (capovolto).
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Vilnius
Tiratura


500.000

_________________________

(*) EESTIEstonia. Stato membro dell'Unione Europea dal 1 maggio 2004 e ha adottato l'euro il 1 gennaio 2011. Il 12 maggio 2010 la Commissione europea ha dato il via libera all'entrata dell’Estonia nell'Euro. Tale decisione è stata approvata dalla riunione dell'ECOFIN dell’8 giugno e poi dal Consiglio Europeo il 17 giugno. Infine il 13 Luglio i Ministri dell’Economia dell'ECOFIN hanno sancito definitivamente l’ingresso dell’Estonia nella Zona Euro. Il disegno nazionale delle monete euro è stato scelto dalla popolazione estone tra dieci possibili proposte, tramite una votazione pubblica in un programma televisivo (come è successo anche in Italia). Nel Dicembre 2004 è stato selezionato un unico disegno per tutti i tagli, realizzato da Lembit Lõhmus, e raffigurante una mappa dell'Estonia con l'anno di conio al di sopra di essa e la scritta EESTI al di sotto.

lunedì 1 febbraio 2016

Austria 2016 - “200° Anniversario Banca Nazionale Austriaca”



La Österreichische Nationalbank (OeNB) è la banca centrale della Repubblica d'Austria e, in quanto tale, parte integrante sia del Sistema europeo di banche centrali (SEBC) e della zona euro. In linea con la legge federale sulla Österreichische Nationalbank, la OeNB è una società per azioni. 
La Österreichische Nationalbank è nata nel 1816 da Johann Philipp Karl Joseph von Stadion durante il regno di Francesco I, il primo imperatore d'Austria. 
"Durante l'impero asburgico, la Banca Nazionale Austriaca svolge le funzioni di banca centrale, dalla sua fondazione nel 1816, fino al 1878, quando nasce la banca austro-ungarica. In Ungheria, dopo le rivolte per l'indipendenza del 1848-1849, il primo governo indipendente magiaro investe la Banca Commerciale di Pest con il ruolo di Banca Centrale. Nel 1921, tre anni dopo la dissoluzione dell'impero, le funzioni di banca centrale sono svolte dalla Royal Hungarian State Bank appena fondata. La banca nazionale ungherese nasce il 24 giugno del 1924, con il potere di stabilizzare la valuta del tempo, la Corona, svalutata dalla guerra e, inseguito, di gestire il passaggio alla nuova moneta, il Pengo. La nuova istituzione si occupa anche di tenere i conti e i debiti dello stato. La MNB, come spiegano gli esperti ai bambini attraverso le figure, attraverso le sue politiche in merito al tasso d'interesse e al credito, ha il potere di controllare il flusso di credito del paese e di influenzare le operazioni di tutta la rete di banche del territorio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'inflazione distrugge il Pengo: si arriverà alla più grande svalutazione della storia. Nell'agosto del 1946 è d'obbligo un nuovo cambio di valuta: è introdotto il Fiorino. Il passaggio sotto l'influenza sovietica porta ad una ristrutturazione completa del sistema bancario, sulla cui scena resta un unico attore, in regime di monopolio. Le banche commerciali e di risparmio sono messe in liquidazione, mentre la Banca Nazionale (diventata statale) comincia a fungere anche da banca commerciale. Bisognerà aspettare il 1987 per tornare ad un sistema su due livelli e il 1991 per il ripristino dell'autonomia della banca dallo Stato." (di Claudia Leporatti)

Quartier generale della Banca a Vienna

Nome della Moneta
“200° anniv. Banca Nazionale Austriaca”
Descrizione Moneta
Il disegno della moneta raffigura due divinità della mitologia romana rappresentate nel bassorilievo sovrastante l’ingresso della sede della Banca nazionale austriaca (Oesterreichische Nationalbank - OeNB): a sinistra vi è Mercurio (v. nota 1), messaggero degli dei e dio dei mercanti e del commercio; a destra Fortuna (v. nota 2), raffigurata con la cornucopia, dea del caso e della prosperità. Sullo sfondo è raffigurata la sede centrale dell’OeNB. In basso corre una banda ornamentale evocativa dei colori rosso-bianco-rosso della bandiera austriaca; a sinistra di Mercurio le date "1816" e "2016" ricordano rispettivamente l’anno di fondazione e il bicentenario dell’OeNB; in alto ad arco la scritta "REPUBLIK ÖSTERREICH"; in basso ad arco la scritta "200 JAHRE OESTERREICHISCHE NATIONALBANK". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Herbert Wähner. E’ inclusa nella Divisionale FDC, nella Divisionale FDC "Baby" e nella Divisionale FS.
Data di emissione
Emessa il 18 gennaio 2016 per commemorare il 200° anniversario della Banca Nazionale Austriaca.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da tre stelle a cinque punte, ripetuto quattro volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Vienna
Tiratura
16.000.000



(nota 1)

Nella mitologia romana Mercurio rappresenta non solo per la sua velocità i ladri ma è anche il dio degli scambi, del profitto del mercato e del commercio, il suo nome latino probabilmente deriva dal termine merx o mercator, che significa mercante.

A Roma, un tempio a lui dedicato, venne eretto nel Circo Massimo sul colle Aventino, nel 495 a.C.

« ...I consoli (Publio Servilio Prisco Strutto e Appio Claudio Sabino Inregillense) si contendevano l'onore di consacrare il tempio di Mercurio e il senato girò la questione al popolo: a chi dei due fosse toccato, per volontà del popolo stesso, l'onore della consacrazione, sarebbe andata anche l'amministrazione dell'annona e il compito di formare una corporazione di commercianti, nonché di celebrare i riti solenni di fronte al pontefice massimo. Il popolo assegnò la consacrazione del tempio a Marco Letorio, centurione primipilo, con un intento chiarissimo: non si trattava cioè tanto di onorare quest'uomo - troppo grande la sproporzione tra l'incarico e la sua posizione nella vita di tutti i giorni -, quanto di un'offesa alle persone dei consoli. ... » (Tito Livio, Ab Urbe condita libri, lib. II, par. 27) 
(nota 2)

Fortuna era una divinità antica, forse precedente alla fondazione di Roma anche se i romani ne attribuivano l'introduzione del culto a Servio Tullio, il re che più, fra tutti, fu favorito dalla Fortuna, alla quale dedicò ben ventisei templi nella capitale, ciascuno con un'epiclesi diversa. 

Si racconta anche che ella l'avesse amato, benché egli non fosse che un mortale e avesse l'abitudine di entrare a casa sua attraverso una finestrella. Una statua del re Servio Tullio si ergeva nel tempio della Dea.
« Gli annali di Preneste raccontano che Numerio Suffustio, uomo onesto e ben nato, ricevette in frequenti sogni, all'ultimo anche minacciosi, l'ordine di spaccare una roccia in una determinata località. Atterrito da queste visioni, nonostante che i suoi concittadini lo deridessero, si accinse a fare quel lavoro. Dalla roccia infranta caddero giù delle sorti incise in legno di quercia, con segni di scrittura antica. Quel luogo è oggi circondato da un recinto, in segno di venerazione, presso il tempio di Giove bambino, il quale, effigiato ancora lattante, seduto insieme con Giunone in grembo alla dea Fortuna mentre ne ricerca la mammella, è adorato con grande devozione dalle madri. E dicono che in quel medesimo tempo, là dove ora si trova il tempio della Fortuna, fluì miele da un olivo, e gli aruspici dissero che quelle sorti avrebbero goduto grande fama, e per loro ordine col legno di quell'olivo fu fabbricata un'urna, e lì furono riposte le sorti, le quali oggidì vengono estratte, si dice, per ispirazione della dea Fortuna. » (Marco Tullio Cicerone, De Divinatione XLI 85-86).
La Fortuna era una dea dal carattere doppio, ma sempre positivo (altrimenti si parlava di Sors, la sorte):

1. Uno intraprendente, cioè che aiutava a far andare bene le imprese
2. Uno erotico (per il quale è rimasto il detto essere baciati dalla fortuna)


Il suo corrispettivo nella mitologia greca è la dea Tyche. 

(notizie tratte da Wikipedia)

sabato 30 gennaio 2016

Grecia 2004 - “Giochi Olimpici di Atene 2004”


I Giochi della XXVIII Olimpiade si sono svolti ad Atene (Grecia) dal 13 al 29 agosto 2004. Atene è stata scelta come città ospitante nel corso della 106ª sessione del CIO tenutasi a Losanna il 5 settembre 1997. A questa edizione hanno preso parte 10.625 atleti, 5.501 squadre e 201 paesi, e sono state assegnate medaglie in 28 sport diversi per un totale di 301. Per la prima volta dai Giochi della XXVI Olimpiade hanno partecipato tutte le nazioni con un Comitato Olimpico. I Giochi della I Olimpiade (in grecoΑγῶνες τῆς Ι Ολυμπιάδος) si svolsero ad Atene, in Grecia, dal 6 al 15 aprile 1896. Furono i primi Giochi olimpici dell'era moderna, voluti dal barone Pierre de Coubertin e ufficializzati durante il primo congresso olimpico, che si tenne a Parigi il 23 giugno 1894, durante il quale nacque anche il Comitato Olimpico Internazionale.


Nome della Moneta
“Giochi Olimpici Atene 2004”
Descrizione Moneta
Al centro la rappresentazione del discobolo di Mirone; a sinistra i cinque cerchi olimpici e la scritta “ATHENS 2004”; a destra la scritta “2 ΕΥΡΩ”; in alto l’Anthemion (un fiore rappresentato in forma stilizzata), simbolo della Zecca di Atene; in basso il millesimo di conio “2004” diviso in due parti dalla stella numero 6. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Panagiotis Gravvalos.
E’ il primo 2 euro commemorativo che viene emesso. E’ inclusa in una Coincard FDC e in busta filatelico-numismatica.
Data di emissione
Emessa il 14 maggio 2004 per commemorare i giochi della XXVIII Olimpiade, che si sono svolti ad Atene.
Contorno
Finemente zigrinato con l’iscrizione " ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ * " (Repubblica ellenica).
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Halandri
Tiratura
35.000.000

giovedì 28 gennaio 2016

Slovenia 2010 - “200° anniversario Orto Botanico di Lubiana”


Il giardino botanico di Lubiana è attivo dal 1810 e rappresenta così l’istituzione culturale, scientifica ed educativa slovena più antica che non ha mai interrotto la propria attività. Nel giardino crescono oltre 4.500 specie, sottospecie e forme, di cui più di un terzo locali, il resto sono piante di varie zone europee e di altri continenti. Il giardino botanico collabora con oltre 270 giardini botanici di tutto il mondo e si occupa delle attività scientifiche di ricerca e pedagogica. Il giardino svolge un importante ruolo nell'educazione e nella tutela delle specie endemiche e minacciate del territorio. Come è organizzato: Ubicazione Arboretum: parte del giardino dove prevalgono gli alberi. Sistema vegetale: rappresenta le piante distribuite secondo i criteri di parentela in forma di un tronco. Gruppi ecologici: rappresentanti soprattutto delle piante di palude e acquatiche che richiedono condizioni particolari per poter crescere anche fuori dagli habitat naturali. Gruppi ecologico-geografici: qui si trovano soprattutto piante delle regioni di montagna e del carso, distribuite per origine geografica. Serra: nella serra crescono soprattutto rappresentanti di specie vegetali tropicali che necessitano di un tasso di umidità più alto e una temperatura più o meno stabile durante tutto l'anno. Coltivazione: la parte comprende aiole per la coltivazione e moltiplicazione di piante da piantare nelle varie parti del giardino, e funziona anche come luogo per il lavoro di ricerca.


Nome della Moneta
200° anniversario Orto Botanico di Lubiana
Descrizione Moneta
Al centro della moneta il fiore della Hladnikia Pastinacifolia, un pianta che cresce solo nella Selva di Tarnova, e al di sotto a sinistra la scritta “HLADNIKIA PASTINACIFOLIA”. Intorno ad arco in alto la scritta ”200 LET BOTANICNI VRT LJUBLIANA” e in basso “SLOVENIJA 2010”. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Goradz Učakar.
Data di emissione
Emessa il 10 maggio 2010 per commemorare il 200° anniversario dell’Orto Botanico di Lubiana.
Contorno
Finemente zigrinato con la scritta SLOVENIJA con un punto centrale alla fine.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Vantaa
Tiratura
1.000.000


martedì 26 gennaio 2016

Grecia 2010 - “2500° anniversario della Battaglia di Maratona”



La battaglia di Maratona fu combattuta nell'agosto o nel settembre 490 a.C. nell'ambito della prima guerra persiana e vide contrapposte le forze della polis di Atene, appoggiate da quelle di Platea e comandate dal polemarco Callimaco, a quelle dell'impero persiano, comandate dai generali Dati e Artaferne.

La battaglia di Maratona è famosa anche per la leggenda dell'emerodromo (portatore di messaggi) Fidippide che, secondo Luciano di Samosata, avrebbe corso ininterrottamente da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria e, giuntovi, sarebbe morto per lo sforzo. 

Pur trattandosi di una commistione di più storie antiche, il mito di tale impresa ha resistito nei secoli fino a ispirare l'ideazione della gara podistica della maratona, che nel 1896 fu introdotta nel programma ufficiale della prima edizione dei giochi olimpici moderni tenutisi ad Atene.


Nome della Moneta
“2500° anniv. Battaglia di Maratona”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta, sulla sagoma di uno scudo, è raffigurato un guerriero oplita, emblema della lotta per la libertà e dei nobili ideali che la battaglia di Maratona rappresenta. L’uccello sullo scudo simboleggia la nascita della civiltà occidentale nella sua forma attuale. Intorno, nella parte superiore, la scritta "MAPAΘΩNAE 2500 XPONIA", preceduta dall’Anthemion (un fiore rappresentato in forma stilizzata), simbolo della Zecca di Atene; nella parte inferiore la scritta "ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ 490 π.x. 2010 M.x.”. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Georgios Stamatopoulos, le cui iniziali 'ΓΣ' si trovano a sinistra sopra la lancia. La moneta è stata emessa per commemorare il 2500° anniv. della battaglia di Maratona (settembre 490 a.C.), nella quale i greci sconfissero i persiani. Questa fu il momento culminante del primo tentativo del re Dario I di Persia volto alla conquista della Grecia e alla sua incorporazione nell'impero persiano. L'unione della Grecia all'impero persiano avrebbe reso sicura la porzione più debole del confine occidentale. La maggior parte delle informazioni che ci sono giunte sono tramandate da Erodoto, uno dei maggiori storiografi dell'antichità.
Data di emissione
Emessa il 25 ottobre 2010
Contorno
Finemente zigrinato con l’iscrizione " ΕΛΛΗΝΙΚΗΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ * " (Repubblica ellenica).
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Halandri
Tiratura
2.500.000

giovedì 21 gennaio 2016

Gli Euro della Lituania


A partire dal primo gennaio 2015, la Lituania ha adottato l’euro come propria moneta nazionale. E’ stato il diciannovesimo paese a farne parte ed il terzo ed ultimo tra i paesi baltici, dopo la Lettonia (dal 1° gennaio 2014) e l’Estonia (dal 2011). 370 milioni di monete e 132 milioni di banconote hanno allora rimpiazzati i vecchi litas in circolazione (tasso di conversione: 1 euro per 3,4528 litas).

Lo stemma della Lituania, conosciuto anche come Vytis (“il Cavaliere bianco” in Lituano) rappresenta su sfondo rosso, un cavaliere d'argento con gli speroni d'oro, che cavalca un cavallo a sua volta d'argento, con la sella e le briglie azzurre decorate in oro, ed armato con una spada (d'argento) dall'impugnatura d'oro che alza con il braccio destro sopra la testa. Il cavaliere imbraccia, alla sua sinistra, uno scudo azzurro, ornato con una doppia croce (croce patriarcale) d'oro.


 
 1, 2 e 3 Centesimi della Lituania


Lo stemma è utilizzato sin dal 1366 e rappresenta duca Algirdas di Lituania. Algirdas, a livello politico, oscillava tra la Moscovia e la Polonia, parlava lituano ed anche il ruteno; egli era molto più incline a seguire la maggioranza dei suoi sudditi pagani e ortodossi, piuttosto che alienarseli cercando di promuovere il Cattolicesimo romano. Il figlio Jogaila, invece, salì al trono di Polonia, si convertì alla fede cattolica e fondò una dinastia che governò sulla Lituania e sulla Polonia per quasi duecento anni.

Lo stemma del "cavaliere bianco" ha rappresentato da allora, con poche variazioni, l'elemento araldico del gran ducato di Lituania.

Fu utilizzato come simbolo nazionale per la Repubblica di Lituania dal 1918 fino al 1940. Nel 1988 fu restaurato come simbolo nazionale e l'11 marzo del 1990 fu dichiarato simbolo statale.

La croce di Lorena, riprodotta sullo scudo del cavaliere è un simbolo a forma di croce con doppia trasversa. È chiamata anche croce patriarcale. La croce a doppia traversa, chiamata croce d'Angiò poi di Lorena, figura nello stemma dei duchi d'Angiò divenuti duchi di Lorena dal 1473 (Renato II 1451 - 1508, figlio di Iolanda d'Angiò). Deve la sua forma alla croce cristiana; sulla piccola traversa superiore è rappresentato il titulus crucis, cioè l'iscrizione che Ponzio Pilato avrebbe fatto porre sulla croce di Gesù: "Gesù Nazareno, re dei Giudei", abbreviata in "INRI" (dal latino Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum).

10 e 20 Centesimi

50 Centesimi ed 1 €uro

2 €uro

mercoledì 20 gennaio 2016

Lituania 2015 - “Linguaggio lituano”


Per ogni popolo, l’identità linguistica rappresenta uno degli elementi culturali fondamentali che lo distinguono e ne segnano la storia. Il 14 dicembre 2015 è stata emessa la prima moneta commemorativa da 2 € della Lituania, dedicata al linguaggio lituano. Nel disegno della moneta figura una delle più belle e significative parole della lingua lituana: AČIŪ che significa “grazie”. Sullo sfondo della parola usata per ringraziare, sono presenti tutte le lettere usate nella lingua lituana. La lingua lituana fa parte del cosiddetto “ramo orientale” delle lingue baltiche nella più ampia famiglia delle lingue indoeuropee; per molti aspetti, è simile alla lingua lettoner e al prussiano antico. Dal ceppo linguistico lettone, il lituano si è distaccato solo verso il XII-XIII secolo; il primo libro stampato in lituano risale al 1547 mentre le più antiche testimonianze manoscritte di tale lingua sono alcune preghiere cristiane risalenti all'inizio del XVI secolo. Usata da circa 3,5 milioni di persone, la lingua lituana è diffusa, a livello di dialetti, anche in alcune regioni di Bielorussia e Polonia.

AČIŪ Lituania sei proprio bella

Nome della Moneta
“Linguaggio lituano”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta la scritta "AČIŪ" (grazie). Per la scritta è utilizzato un carattere lituano originale, creato appositamente sulla base del carattere latino in occasione del centenario del ripristino della stampa lituana, per corrispondere meglio alle combinazioni di lettere maggiormente utilizzate nella lingua lituana. Tutte le lettere della lingua lituana compaiono sullo sfondo della parola «AČIŪ», disposte come una tag cloud. In basso il nome del paese "LIETUVA" e l'anno di conio "2015", in basso a destra il simbolo della Zecca “LMK” (Lietuvos Monetų Kalykla). Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autori: Liudas Parulskis e Giedrius Paulauskis.
Data di emissione
Emessa il 14 dicembre 2015 per commemorare il linguaggio lituano.
Contorno
Finemente zigrinato con la scritta "LAISVĖ, VIENYBĖ, GEROVĖ" (Libertà Unità, Prosperità).
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Vilnius
Tiratura
1.000.000



sabato 16 gennaio 2016

Grecia 2015 - “75° anniv. morte di Spiridon Louis”



Fu il vincitore della prima maratona olimpica, disputata dalla celebre piana di Maratona ‒ luogo della battaglia tra i persiani di Serse e gli ateniesi ‒ sino allo stadio, nel centro della città, sede della prima Olimpiade moderna. La distanza era allora di 40 km e Louis impiegò 2h58′50″.
Spiridon era il quinto e ultimo figlio di una famiglia di contadini. Il padre, una volta alla settimana, andava al mercato di Atene a vendere i suoi prodotti. Spiridon si dedicava invece a trasportare acqua dalla campagna alla città, percorrendo una media di 30 km al giorno. Il 25 marzo 1896 prese parte alla corsa di qualificazione per la maratona olimpica, terminando diciassettesimo in 3h18′25″. La giuria decise che solo i primi 16 sarebbero stati iscritti ai Giochi, ma il sindaco di Atene [ . . . ] fece pressioni affinché il suo protetto potesse parteciparvi. Dopo la vittoria, Louis divenne un eroe per la Grecia e in particolare per Maroussi, il suo villaggio. I 1500 abitanti, nonostante la povertà, offrirono al concittadino ogni sorta di regalo in natura, da un pranzo gratis ogni giorno in trattoria al caffè per tutta la vita. Spiridon accettò soltanto due doni: un cavallo e un carretto, per poter continuare la sua attività di portatore d'acqua con un po' meno fatica. [ . . . ] Nel 1936, il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici lo invitò a Berlino, dove fu uno dei tedofori della fiamma olimpica e salì alla tribuna d'onore per offrire a Hitler una corona di lauro proveniente da Olimpia (Tratto dal sito http://www.treccani.it/).

Spiridon Louis - Athens Olympics, 1896, Greek marathon
 
Nome della Moneta
“75° anniv. morte di Spiridon Louis”
Descrizione Moneta
Nella parte interna della moneta Spyros Louis e il calice che gli è stato assegnato, sullo sfondo lo Stadio Panathinaiko. Ad arco la scritta "ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ" e "75 ΧΡΟΝΙΑ ΜΝΗΜΗΣ ΣΠΥΡΟΥ ΛΟΥΗ". In alto l'anno di emissione "2015"; a destra l’Anthemion (un fiore rappresentato in forma stilizzata), simbolo della Zecca di Atene; in basso le iniziali dell'autore Georgios Stamatopoulos. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea.
Data di emissione
Emessa il 23 dicembre 2015 per commemorare il 75° anniversario della morte di Spiridon Louis.
Contorno
Finemente zigrinato con l’iscrizione " ΕΛΛΗΝΙΚΗΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ * " (Repubblica ellenica).
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Halandri
Tiratura
750.000