domenica 22 ottobre 2017

Il simbolismo esoterico del Dollaro Americano



Nella banconota da un dollaro americano, nel fronte, è raffigurato George Washington (v. 1): Eletto presidente il 30 aprile 1789, apparteneva già dall'età di 20-21 anni ai circoli massonici. La sua elezione fu fortemente voluta dal Gran Maestro di New York.

A destra vi è il logo del dipartimento del tesoro e la data 1789 (v. 2). Data in cui è stato fondato il ministero del tesoro ma anche in cui è scoppiata la rivoluzione francese, molto collegata guarda caso alla massoneria. Ci sono molti simboli massonici in tale stemma:

a) La squadra con i 13 punti all'interno rappresenta la rigorosità morale e la perfezione, la squadra ha un angolo fisso che può essere usato come punto di riferimento costante;
b) La chiave rappresenta la conoscenza esoterica;
c) La bilancia l’equilibrio delle forze in contrasto.


Se osserviamo con attenzione nell'angolo superiore destro della banconota (v. 3), scopriamo che, appollaiato sull'angolo superiore sinistro del riquadro che ospita il numero, vi è un minuscolo gufo, simbolo del cosiddetto Bohemian Club (Club dei Boemi), una società segreta composta dai potenti della terra che si riuniscono nel Bosco Boemo (Bohemian Grove), nella contea Californiana di Sonoma. Il documentarista Alex Jones, riuscì ad infiltrarsi nel Bosco Boemoocculte di questa società i cui membri venerano il dio babilonese Moloch, rappresentato da un gigantesco gufo in pietra alto 15 metri che si troverebbe in quel bosco.

d) I riti pagani dedicati al dio Moloch nell’antichità prevedevano sacrifici umani. Fra le personalità appartenenti a questo gruppo, figurano Richard Nixon, Gerald Ford, Ronald Reagan, Bill Clinton, George Bush Senior, George Bush Junior, Dick Cheney, Colin Powell, Donald Rumsfelde molti altri (pare che il club conti più di 2000 membri). Questa associazione nacque nel 1872 a San Francisco. (nonostante fosse sorvegliato da guardie armate) e a realizzare un documentario circa le attività.

La banconota sul retro contiene numerosi simboli che ora andiamo a decodificare.
E’ denominato "The Great Seals" e si compone da una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tutt'intorno è scritto "Annuit Coeptis" e "Novus Ordo Seclorum".
72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli.
E’ il simbolo degli Illuminati e fu "stampato sul dollaro per ordine del Presidente Roosevelt massone del 32° grado". Così scrive Barry R. Smith a pag. 83, nel suo libro Warning (Wright and Carman LTD, Nuova Zelanda). La scritta "The Great Seal" (Il Grande Suggello) non sta certo ad indicare che si tratti del simbolo dell’America che, come sappiamo, è rappresentato dall’aquila. Qual è allora il significato occulto di questo simbolo che è presente finanche nella Sala della Meditazione del Palazzo dell’O.N.U. a New York?

La valenza di questo simbolo è satanica. Infatti, "il simbolismo dell’occhio è connesso al demonio attraverso la sua affinità con la lettera ebraica Ayin, il numero 70 che, come 7 x 0, rappresenta l’aspetto più materiale del numero sette (Sevekh, Venere)", spiega Kenneth Grant che di diavoli se ne intende.

L' "Ordine degli Illuminati" (Illuminaten Orden) fu fondato dal principe Jean Adam Weishaupt (1748-1830) l'1 maggio del 1776 all'età di 28 anni. Il simbolo dell'Ordine fu costituito da un "punto tracciato in un Cerchio" (rappresentante il simbolo del Sole e del dio Horus). Weishaupt, incredibile a dirsi, fu educato dai Gesuiti e, all'età di 20 anni, fu nominato professore di Diritto Canonico a Ingolstadt, città in cui era nato. In quegli anni l'Ordine dei Gesuiti si trovava sotto l'effetto di una bolla papale di scioglimento che verrà revocata molto più tardi.

Weishaupt organizza una potente società segreta, col fine occulto di distruggere un mondo fondato sulle ingiustizie sociali, per poi riorganizzarlo. La regola principale di Weishaupt era che "Ogni uomo capace di trovare in sé stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...". L'insegnamento segreto che veniva impartito agli adepti asseriva che: "... tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso, che tutto, nel mondo, è materia e che Dio e il mondo non sono che un'unica cosa".

Weishaupt ancora spiegava che "per raggiungere la società ideale si deve passare, per parecchie generazioni, attraverso l'esperienza della società autoritaria". Sui suoi appunti verranno trovate frasi come questa: "Dobbiamo distruggere tutto, senza riguardo per alcuno, pensando solamente questo: il più possibile e il più presto possibile".

Cadet-Gassicourt nel suo libro "Le Tombeau de Jacques de Molay" (1797) trascrive il terribile giuramento degli Illuminati che, tra l’altro, recitava l’impegno di: "... sterminare tutti i re e la razza dei Capeti; di distruggere la potenza del papa; di predicare la libertà dei popoli... di fondare una repubblica Universale...". Haugwitz e Wollerner denunceranno il "vasto complotto degli Illuminati contro le Monarchie e contro le Chiese".

Gli Illuminati sarebbero pericolosamente attivi ancora oggi, almeno così assicurano molti studiosi. Ted Gunderson, l’ex funzionario dell'FBI di Los Angeles, nella trasmissione televisiva "Arcana", del giornalista Giorgio Medail, andata in onda su Canale 5, affermò che gli Illuminati: "Sono presenti a livello internazionale, in tutto il mondo, ma sono presenti soprattutto qui negli Stati Uniti. Qui da noi c'è una rete satanica in tutto il paese...". 
Nella stessa trasmissione, Doc Marquis, ex sacerdote di Satana, nel corso dell'intervista rispose che: "... gli Illuminati sono la più potente organizzazione sotterranea che sia mai esistita... Il capo del movimento, a livello mondiale, si trova in Scozia...". Marquis, che vive nascosto perché teme di essere ucciso per le sue terribili rivelazioni, disse, tra l'altro, che: "I gruppi satanici ricevono ordini dagli Illuminati...".

E, nel più assoluto segreto, quest'Ordine, il cui catechismo raccomanda: "La nostra forza sta nel segreto...", sarebbe arrivato fino ai nostri giorni, perfettamente organizzato e pericoloso per il mondo. Hutin osserverà che: "Questa ipotesi di una gigantesca congiura, ordita a livello europeo, doveva farsi strada. E, come abbiamo visto, pare non si tratti di un mito, ma piuttosto di una realtà".

Nel XVIII secolo Jean Adam Weishaupt rivelava: "che gli Illuminati erano più una Corrente che un Ordine ed avrebbero potuto agire più efficacemente sotto altra veste -sotto altri nomi ed altre occupazioni-. ... gradualmente, assunsero il controllo di tutti gli Ordini più importanti, sino a creare una rete illuminizzata di società segrete".

I simboli di questo pericoloso Ordine sono impressi nella banconota del dollaro USA.

L'Ordine degli Illuminati comprende 13 gradi suddivisi in due categorie: l'Edificio Inferiore e l'Edificio Superiore. L'Edifico Inferiore comprendeva i gradi di Novizio, Minervale, Illuminato Minore, Illuminato Maggiore.

Scrive Hutin in "Governi occulti e società segrete" che:

L'Edificio Superiore comprendeva: "i gradi di Apprendista, Compagno, Maestro, Scudiero Scozzese, Epopte, Principe, Filosofo-Mago, ed infine il grado supremo di Uomo-Re". Tutti questi simbolismi ed altri ancora, dell'Ordo Illuminatorum, sono chiaramente presenti nella banconota americana da un dollaro. Le tredici iniziazioni sono così simbolizzate: 


a) Nel bagliore, a forma di cerchio, sopra l'Aquila vi sono 13 stelle;
b) Le strisce sullo scudo sono 13.
c) Nell'artiglio destro dell'Aquila è stretto un ramo d'olivo con 13 foglie e 13 olive.
d) Con l'artiglio sinistro l'Aquila tiene 13 frecce.
e) La scritta "E Pluribus Unum" è formata da 13 lettere.
f) La piramide è costituita da 13 strati di pietre.
g) L'altra scritta "Annuit Coeptis" contiene pure 13 lettere.
Ricapitolando e schematizzando:



L'occhio (dentro la piramide) è la rappresentazione figurata, Spiega K. Grant, del "Punto dentro il Cerchio, simbolo degli Illuminati, è .... il gerogramma del Sole e del dio Horus (figlio di Iside e Osiride, vedi sopra)", che ritroviamo connesso all'antico culto sumero degli Yezidi che, nella Mesopotamia meridionale, adoravano il diavolo. É un simbolo satanico.

La scritta "Annuit Coeptis", sopra la piramide, significa che "La divinità ha acconsentito", come dire che è d'accordo sui disegni dell'Ordine degli Illuminati.

Come non pensare allo scrittore di successo di science fiction, Philip Josè Farmer, autore del libro "Inside-Outside"? Egli scrisse che "... potenze super-umane dirigono, dalla sommità della piramide dei governanti visibili ed invisibili, l'evoluzione dei sistemi stellari e planetari e di tutti gli esseri che in essi vivono, uomini compresi". 

La scritta "The Great Seal" (Il Grande Suggello) sotto il cerchio che, racchiude la piramide, non è comprensibile, in quanto il simbolo dell'America è l'Aquila, ma diventa subito chiaro se si considera che la piramide è, anche, un simbolo degli Illuminati.

L'aquila è un altro simbolo di Horus, rappresentato, frequentemente, nei geroglifici egiziani con la testa di falco, della famiglia dei rapaci e di conseguenza appartenente alla famiglia dell'aquila. La scritta "E pluribus Unum" (Da molti, uno), impressa sul nastro che l'aquila stringe col becco significa che il verbo degli Illuminati sarà diffuso a tutte le nazioni per costituire un governo mondiale.


Sotto la piramide l'iscrizione "Novus ordum seclorum" significa, infatti, "Nuovo ordine mondiale".

La data MDCCLXXVI (1776), inscritta alla base della piramide, è l'anno in cui Jean Adam Weishaupt fondò l'Ordine degli Illuminati. Del perché la banconota americana sia così pregna di simbolismi esoterici è presto detto: l'uso del potere finanziario per la realizzazione del grande complotto è uno dei metodi utilizzati dagli Illuminati.

Ricapitolando e schematizzando:


Anche sull'emblema del Senato U.S.A., scrive Epiphanius nel suo libro "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia" si può ben osservare che "…la simboligia massonica è evidente: dal berretto frigio dei seguaci del culto di Mithra, adottato dai rivoluzionari francesi, ai 13 pentalfa dello scudo, ai fasci littori, simbolo etrusco" il cui significato esoterico è molto complesso.

Caroll Quigley, professore all'università di Georgetown nel volume "Tragedy and Hope" rivela il programma di una potente lobby segreta consistente, tra l'altro, nel "Creare un sistema internazionale finanziario di controllo per dominare il sistema politico di ogni paese e l'economia del mondo nel suo insieme".

"La proposta di stampare il suggello degli Illuminati sul dollaro americano" scrive Barry R. Smith nel suo libro "Warning" a pag. 83 "fu fatta dai presidenti Benjamin Franklin, John Adams e Thomas Jefferson

Quest'ultimo era un Illuminato. Ma il suggello fu stampato sul dollaro nell'anno 1933 per ordine del Presidente Roosvelt".

Per meglio capire è necessario, a questo punto, dire due parole sul "Council for Foreign Relations". Esso è un organismo che ha lo scopo, tra gli altri, di unire il Giappone, il Canada, gli Stati Uniti e i Paesi del Mercato Comune Europeo in un solo governo. É finanziato da gruppi della Secret Fraternity bancaria internazionale.

Il C.F.R. ha come obiettivo primario di arrivare a controllare, tramite la finanza, l'economia e la politica di tutti i paesi del mondo. Leggete a tal proposito, quanto Paul Scott, cronista del Washington Post, scriveva di un noto personaggio politico membro del C.F.R.:

"Kissinger crede che controllando gli alimenti si può controllare il popolo e controllando l'energia, il petrolio, si possono controllare le nazioni e i loro sistemi finanziari. É convinto che mettendo il cibo e il petrolio sotto un controllo internazionale e istituendo un nuovo ordine monetario internazionale è possibile che un governo mondiale, almeno agli inizi sotto l'egida delle Nazioni Unite, diventi una realtà....".

Fantapolitica? Niente affatto.

Nel 1951 Carl Schmitt, il grande filosofo del diritto tedesco e allievo di Max Weber, "Si riferisce appunto a questa meta politica. Schmitt parla dell'ONU, germe dell'utopia di un governo mondiale, su cui si concentrano le speranze di pace degli uomini. Ma Schmitt.... non può non vedere nell'utopia della “Unità del Mondo” sotto un unico governo il Regno dell'Anticristo prossimo venturo". Così scrive Maurizio Blondet nel suo libro "Gli <<Adelphi>> della dissoluzione".

Rivoluzioni preparate come per il passato. E continua Blondet: "É già accaduto: ogni Rivoluzione - la francese, la bolscevica, quella rivoluzione dei costumi che fu il '68 - sono state a lungo preparate...". Sembrerà strano ma questi stravolgimenti si attuano, anche, con manovre destabilizzanti non solo politiche ma con una certa "cultura" propagata con libri, musica e strane ideologie, serve a creare nuovi paradigmi di pensiero, sentimenti collettivi e miti; in fondo, ciò che oggi chiamiamo evento culturale, in magia, era conosciuto come "l’evocazione delle potenze dell'aria".

E scrive bene Giulio Setti sul n. 15 della rivista "Oltre" (Agosto 1997), quando asserisce che scopo finale del "Governo occulto", "che avrebbe avuto tra le sue fila, personaggi di spicco come Margareth Thatcher, George Bush, Ronald Reagan e quasi tutti i direttori della Cia, sarebbe provocare una crisi economica su tutto il pianeta… e sostituire tutti i governi con un Nuovo Ordine Mondiale, retto da una Sinarchia[1], cioè da un governo unico composto da banchieri ed economisti".

Maurizio Blondet ci informa, a tal riguardo, quanto David Rockefeller ebbe a dire quando "credendo di parlare a orecchie fidate, nel ‘91... ha ammesso: 1) che una cospirazione esiste <<da quaranta anni>>; 2) che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto <<un governo mondiale>> e <<la sovranità nazionale>> dei banchieri; 3) che il nemico dei cospiratori è <<l’autodeterminazione nazionale>>".

Eresie del Nuovo Ordine Mondiale e strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale.

Si percepisce, a questo punto, con una certa chiarezza un disegno luciferino che vuole realizzare sulla Terra l’ "adveniat regnum viri" (la venuta del regno dell’uomo) al posto dell’ "adveniat regnum tuum" di Dio nel Pater Noster. 

Pochi hanno fatto caso che nella 500 lire della Repubblica di San Marino del 1993, al centro, è raffigurato un tronco d’albero spezzato (forse a significare la fine del cristianesimo?) dal quale si erge un nuovo virgulto (il simbolo della nuova era che si ergerà dalle ceneri dell’era cristiana?). 

Fatto sta chtutt’intorno alla moneta metallica da 500 lire campeggia la scritta "Venga il regno dell’uomo".

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[1] La sinarchia è un ipotetico sistema di governo gerarchico, nel quale si è ammessi, si permane o si esce esclusivamente in base alla propria conoscenza e alle proprie capacità o, più precisamente, in base ai propri meriti. La parola sinarchia - dal greco συν syn (assieme) e ἀρχή arché (comando) - significa "governare assieme".


La storia del Dollaro, la banconota sempreverde

Il termine dollaro deriva dall'antico tedesco daler o taler, nome di una moneta d'argento coniata nel 1519 in Sassonia. Esso è il nome dell’unità monetaria di diversi paesi, tra i quali Stati Uniti, Australia, Canada, Hong Kong, Nuova Zelanda, Singapore. Altre nazioni che usano il dollaro statunitense come valuta ufficiale e che sono al di fuori della giurisdizione statunitense sono Ecuador, Palau, Timor Est, Panamá e gli Stati Federati di Micronesia. 

Il dollaro, per antonomasia, è quello statunitense, che derivò il suo nome da un’altra moneta d’argento, il peso duro, o doleras, coniata in Spagna e utilizzata nelle colonie spagnole e nel Nord America anche dai coloni inglesi. 
Il dollaro è inoltre usato come unità valutaria standard sui mercati internazionali, per la quotazione di beni come l'oro e il petrolio ed è diviso in 100 cents. Originariamente era ulteriormente suddiviso in 1000 mills, utilizzati fino a quando il Secondo Conflitto Mondiale non rese l'alluminio troppo costoso per essere utilizzato come metallo da conio e l'inflazione crescente li rese di valore insignificante. Oggi le denominazioni pari o inferiori a un dollaro sono emesse in moneta, mentre quelle uguali o superiori a un dollaro sono emesse in banconote. 
Esiste sia la moneta che la banconota da un dollaro, anche se la seconda è più comune. 
Le banconote moderne sono stampate dalla Federal Reserve dal 1929, mentre le banconote con denominazione superiore ai 100 $ non sono più stampate dal 1946. 
Inoltre le moderne banconote statunitensi, indipendentemente dalla denominazione, misurano 6,63 cm in larghezza, 15,6 cm in lunghezza e 0,11 mm in spessore. 
Il governo federale statunitense iniziò a emettere valuta durante la Guerra Civile americana; il dollaro venne scelto come unità monetaria degli Stati Uniti il 6 luglio 1785: fu la prima volta che una nazione adottava un sistema decimale per la valuta. 
Le banconote, conosciute come “greenbacks” per il loro colore, diedero inizio alla tradizione statunitense di stampare la valuta in verde. Infatti, diversamente ad altre nazioni, tutte le banconote statunitensi sono state stampate con lo stesso colore per la maggior parte del XX secolo. Solo il 13 maggio del 2003, il Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato l'introduzione di una banconota da 20 $ e da 50 $ a colori; la decisione è stata presa per la necessità di contrastare la crescente contraffazione. Le nuove banconote sono entrate in circolazione il 9 ottobre 2003 e un'altra banconota da 100 $ verrà introdotta nel 2005, ognuna con differenti schemi di colori. 
Dal 1° al 22 luglio 1944 nella cittadina americana di Bretton Woods (New Hampshire) si tenne una conferenza monetaria e finanziaria delle Nazioni Unite, alla quale parteciparono i rappresentanti di 44 nazioni; essa fu convocata con lo scopo di pianificare la stabilizzazione monetaria e il credito nell'ordine economico postbellico. La conferenza si risolse nella creazione del Fondo monetario internazionale e della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (la Banca Mondiale). 
Secondo il nuovo sistema monetario, ogni Stato deve assicurare la convertibilità della sua moneta con un corrispettivo fisso in oro o in dollari americani, con un margine di fluttuazione dell'1%. Di fatto, il sistema consacra la potenza del dollaro, tanto più che l'Unione sovietica, l’altro vincitore della guerra, non è in grado, economicamente e finanziariamente, di fare da contrappeso e decide di non partecipare al sistema. 
Negli anni '60, tuttavia, il bisogno di finanziamenti dovuti alla guerra del Vietnam e il rafforzamento industriale di Germania e Giappone cambiano la situazione. Infatti dal 1961, per cercare di mantenere il sistema, l'America negozia con le principali banche centrali per mantenere il prezzo di 35 dollari per ogni oncia (circa 30 gr.) d'oro, comprando in caso di perdita e vendendo in caso di risalita, mentre gli alti paesi assumono la parità fissa con il biglietto verde. 
Nel 1971 il presidente americano Richard Nixon, per far fronte alla debolezza del dollaro, annunciò la soppressione totale della convertibilità del dollaro in oro; questo permise una rivalutazione del marco tedesco e dello yen. Da allora in poi la moneta circolante è stata del tipo fiduciario. 
Il dollaro americano ha ufficialmente subito diverse svalutazioni: oltre a quella del 1934, nel 1973 si verificò un’ondata generale di svalutazioni monetarie e negli anni Settanta il suo valore è diminuito bruscamente rispetto ad altre valute più stabili. 
Fino al 1974 il valore del dollaro era legato a quello dell'argento o dell'oro o a una combinazione dei due, mentre dal 1792 al 1873 il conio era supportato liberamente da oro e argento, in rapporto di 15 a 1, con un sistema chiamato bimetallismo. Attraverso una serie di cambiamenti legislativi avvenuti tra il 1873 e il 1900, l'importanza dell'argento venne diminuita fino all'adozione formale del gold standard. In economia, il gold standard, o regime monetario aureo, è un sistema monetario in cui tutte le forme di moneta a corso legale possono essere convertite, su richiesta, in quantità fisse di oro fino, come stabilito dalla legge. Questo sistema sopravvisse, con molte modifiche, fino al 1974. 
Oggi, come per la valuta di quasi tutte le nazioni, il dollaro non ha valore intrinseco. 
Nel 1979 venne istituito il Sistema Monetario Europeo (Sme) per ridurre i margini della fluttuazione delle monete europee tra loro; allo stesso tempo venne messa in atto, dalla Riserva federale, una "politica monetarista del dollaro forte", con una forte impennata dei tassi d'interesse. Ciò permise di attirare capitali e di rilanciare gli investimenti interni. 
Nel settembre del 1985 gli accordi del Plaza (dal nome dell'hotel di New York dove ebbe luogo la riunione e in cui gli accordi vennero firmati), mirarono a far abbassare il valore del dollaro; a ciò seguirono gravi crisi legate al debito estero nell'America latina. 
Dal 1986, tuttavia, si sono compiuti vari tentativi per ridurre l'enorme deficit commerciale statunitense, abbassando il valore del dollaro rispetto ad altre valute; questi tentativi hanno avuto particolare successo nei confronti del marco e dello yen. 
La caduta del dollaro in concomitanza con l’introduzione dell’euro, fa salire all'impennata la moneta unica che, secondo uno degli obiettivi del Trattato di Maastricht del 1992, dovrebbe diventare un "euro forte", a immagine del dollaro forte degli anni '80. 
Nel febbraio del 2005, dopo che la Cina e l'Argentina hanno ridotto le loro riserve di cambi in dollari a favore dell'euro, la Corea del Sud ha annunciato la sua volontà di “diversificare il suo portafoglio di divise”. Immediatamente, il dollaro è crollato, spingendo i dirigenti coreani a moderare i loro propositi. 

Attualmente, oltre il 60% delle riserve di valute estere globali è detenuto in dollari e oltre due terzi del commercio mondiale è fatturato in dollari. (articolo tratto da http://www.banconotemondiali.it/)


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