La Repubblica dell'Austria tedesca fu lo Stato formato dai territori cisleitani di lingua tedesca derivato dalla frantumazione dell'Impero austro-ungarico a causa della sua resa, il 4 novembre 1918. Essa venne proclamata il 12 novembre 1918 da un gruppo di rivoluzionari guidati da Karl Renner che ne divenne il primo cancelliere. Tuttavia, fino al 3 aprile 1919, la situazione fu abbastanza confusa poiché, fino a questa data, esistevano in Austria due governi diversi: il governo dell'imperatore Carlo I d'Austria, il quale però, non era più funzionante e il nuovo governo repubblicano nato il 12 novembre. Fu solo il 3 aprile che, dopo la fuga dell'imperatore in Svizzera, avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 marzo 1919, il governo repubblicano sciolse quello imperiale, depose ufficialmente Carlo I e condannò all'esilio la famiglia Asburgo, confiscandone i beni. La sua esistenza era considerata provvisoria, in quanto l'intenzione era quella di unirsi alla Germania. Essa includeva i territori dell'attuale Austria (escluso il territorio già ungherese che fu poi chiamato Burgenland) e, formalmente, anche l'Alto Adige, Tarvisio, la Stiria meridionale con la città di Marburgo (Maribor), i Sudeti e la città morava di Jihlava, ovvero tutti i territori di lingua tedesca in Cisleitania, sui quali però l'Austria tedesca non poté mai esercitare la propria amministrazione in quanto vennero occupati e poi annessi ad altri Stati successori dell'Impero austro-ungarico. In seguito al Trattato di Saint-Germain del 10 settembre 1919 il governo ratificava il seguente 21 ottobre il passaggio dei Sudeti, della città morava di Jihlava e dell'estrema parte settentrionale della Bassa Austria alla Cecoslovacchia, dell'attuale Provincia di Bolzano (fino ad allora parte del Tirolo) e di Tarvisio (fino ad allora parte della Carinzia) al Regno d'Italia e della Stiria meridionale al Regno di Jugoslavia. In fase di conferenza di pace per la stesura del Trattato venne imposto il semplice nome di Austria da alcune delle Potenze firmatarie. Inoltre l'art.88 dello stesso Trattato vietava esplicitamente l'unione dell'Austria tedesca alla Germania (da Wikipedia).
Nome
della Moneta
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“100° Anniversario Repubblica Austriaca” |
Descrizione Moneta
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La moneta raffigura la statua di Pallade Atena (*) che campeggia davanti all’edificio in stile neoclassico del Parlamento austriaco a Vienna. La dea della saggezza, incarnazione di sapienza, ragione e talento strategico, simboleggia il parlamento austriaco. A sinistra l’anno "2018" con al di sotto la scritta "100 JAHRE"; in basso a destra la scritta ad arco "REPUBLIK ÖSTERREICH". Sull’anello esterno. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa nella Divisionale FDC, nella Divisionale FDC "Baby" e nella Divisionale FS. |
Data
di emissione
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Emessa il 2 gennaio 2018 per commemorare il 100° anniversario della Repubblica austriaca. |
Contorno
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Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da tre stelle a cinque punte, ripetuto quattro volte alternativamente dal basso in alto e viceversa. |
Metallo
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Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone. |
Diametro
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25,75 mm |
Spessore
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2,20 mm |
Peso
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8,5 gr. |
Zecca
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Vienna |
Tiratura
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18.100.100 |
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Pallas Athene di Gustav Klimt (1898)
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