5 Lire “Uva”
dal 1946 al 1950
dal 1946 al 1950
La Zecca dello Stato, a far data dal 1946, ha coniato monete da 5 lire. La versione più veccia è questa ove è inciso, sul rovescio, un grappolo d'uva. Dopo qualche anno fu coniata la ben nota 5 lire "delfino".
La 5 lire "Uva" al diritto riporta una figura femminile, che rappresenta l'Italia, mentre al rovescio il grappolo di uva. La moneta è stata prodotta in Italma e presenta un contorno rigato, un peso di 2.5 grammi e delle dimensioni pari a 26.7 millimetri.
I valori di queste monete, se conservate in condizioni eccellenti possono essere molto elevati. Basti pensare che il valore della 5 lire coniata nel 1946 può raggiungere i 1.200 euro, identico discorso per la 5 lire coniate nell'anno successivo, ovvero il 1947. Molto più modesto invece il valore delle monete delle annate successive, quello delle 5 lire coniate dal 1948 al 1950 non supera i 50 euro. Ma ora analizziamola con un po più di attenzione.
Diritto della moneta |
La torcia o fiaccola è sempre stato considerato un simbolo molto positivo nell'inconscio collettivo.
Una tra le immagine più note è la torcia olimpica. La torcia olimpica è la fiaccola di Prometeo, colui che donò il fuoco agli uomini.
Prometeo fu colui che rubò il fuoco a Zeus e ne fece dono a tutti i mortali. Zeus lo punì severamente per il crimine commesso.
La Statua della Libertà è un altro simbolo imponente, la donna rappresentata nella statua tiene in mano una torcia enorme.
Quando è posta sopra la testa, una torcia simboleggia la vita e la forza rigenerante della fiamma.
Molte università e college, nei loro emblemi, utilizzano questo simbolo. Si pensi che in Inghilterra nella prima metà del XX secolo, venne utilizzata una torcia come cartello stradale per indicare una scuola, che è un luogo di illuminazione della mente e dello spirito.
Regno d'Italia 1927 - 20 lire "Littore"
Per gli antichi Greci il fuoco era un qualcosa di sacro, utilizzavano torce nei loro rituali notturni e nei maggiori eventi sportivi, che avevano un connotato quasi religioso (le olimpiadi).
La fiaccola è dunque un simbolo positivo, raffigura la vita e l’illuminazione della nostra anima, un significato molto profondo che è stato sfruttato dalle corporazioni nel tentativo di influenzare i consumatori.
Nome della moneta:
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UVA
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Valore
della moneta:
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5 Lire
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Primo anno di conio 1946
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Modelli:
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Giuseppe Romagnoli
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Incisione:
|
Pietro Giampaoli
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Diametro:
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20,7
mm
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Assi alla Francese
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Peso:
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2,5
gr
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Contorno:
|
Rigato
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Metallo:
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Italma (It)
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Diritto:
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Testa
nuda femminile a destra, con alla sinistra mano che impugna la fiaccola della
libertà[1]; circolarmente, a
destra, REPUBBLICA ITALIANA e alla sinistra, dietro la testa, i nomi G.
ROMAGNOLI E P. GIAMPAOLI INC.
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|
Rovescio:
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Grappolo d’uva[2] con tralcio e foglie
tra valore; nel basso, a sinistra, la data e alla destra, il segno di zecca.
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Zecca:
|
Roma
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Tiratura:
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Vedi scheda allegata
con valori e rarità
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Anni di conio:
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Dal
1946 al 1950
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Decreto:
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Decreto C.P.S. n. 298 del 6 Settembre 1946
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Tabella
annate tiratura 5 Lire Uva
Anno
|
Nominale
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Tiratura
|
€ BB
|
€ Spl
|
€ Fdc
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Rarità
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Soggetto/Variante/Errore
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1946
|
5 Lire
|
81.000
|
820
|
1.200
|
1.800
|
R2
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Uva
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1947
|
5 Lire
|
16.500
|
850
|
1.200
|
1.850
|
R2
|
Uva
|
1948
|
5 Lire
|
25.125.000
|
8
|
15
|
60
|
C
|
Uva
|
1949
|
5 Lire
|
71.100.000
|
8
|
15
|
60
|
C
|
Uva
|
1950
|
5 Lire
|
114.790.000
|
6
|
15
|
50
|
C
|
Uva
|
[1] La torcia rappresentò la luce e la vita
per migliaia di anni, simbolicamente, raffigurava l’immortalità e
l’illuminazione eterna.
[2]
Il vino
era considerato, nell’antichità, come il nettare degli dei ed
associato al dio Dioniso, per i Greci, e Bacco, per i
Romani. Dioniso/Bacco era la divinità dell’ebbrezza e
della liberazione dei sensi. Simboleggiava pertanto il fluire irruento e
continuo dell’universo e la vitalità frenetica dell’esistenza. Il vino, e
di conseguenza anche l’uva e la vite da cui ha origine, era considerato come
l’essenza stessa della vita e dell’immortalità. Nel Cristianesimo la vite è un
simbolo piuttosto importante. La troviamo, in molti passi delle Sacre
Scritture, dove assurge a simbolo di
benessere, fecondità e benedizione.
Il vino ed è presente in vari episodi, in cui è collegato a sentimenti
di gioia in occasione di feste e alleanze. Analizzando più da vicino la Bibbia,
possiamo iniziare con un passo del libro dei Numeri. La vite, pertanto, rappresenta la
fecondità della terra donata dal Signore e preannuncia una vita di quiete e
pace.
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